
Interpreti e ruoli
Omar Sy (Djibi), Berenice Bejo (La vicina/la donna alla porta), Francois Damiens (Pritprout), Sarah Gaye (Sofia a 12 anni), Keyla Fala (Sofian a 7 anni /la principessa), Neotis Ronzon (Max)
Soggetto
Djibi vive con la figlia di sette anni, Sofia, per la quale ogni sera inventa una favola della buonanotte, ambientata nel fantastico mondo di "Storyland", in cui Djibi si trasforma nel coraggioso Principe Azzurro. Ma gli anni passano, Sofia è ormai un’adolescente proiettata nel futuro e Djibi non è più il suo principe azzurro….
Valutazione Pastorale
Michel Hazanavicius, regista e sceneggiatore francese classe 1967, ha trovato un grande consenso internazionale con il film “The Artist” nel 2011, protagonista al 64° Festival di Cannes e vincitore di numerosi premi tra cui 5 Oscar nel 2012 (film, regia, attore protagonista Jean Dujardin, costumi e colonna sonora). Ora è disponibile in anteprima sulla piattaforma Prime Video di Amazon la commedia family “Il principe dimenticato” (“Le prince oublié”, 2020), non uscito in sala a causa del Covid-19. “Il principe dimenticato”, con Omar Sy e Bérénice Bejo, è il racconto del rapporto tra genitori-figli, quello tra un papà (Omar Sy) e una figlia piccola, Sofia. Tra loro c’è intesa, gioco e condivisione, soprattutto nel momento della favola della buonanotte; e la favola fa incursione nella realtà, regalando simpatici raccordi onirici. Crescendo Sofia inizia però a stancarsi di questi racconti fantastici, attratta dalle passioni tipiche degli adolescenti. E così il rapporto padre-figlia sembra vacillare. È senza dubbio interessante la proposta di Hazanavicius, che si cimenta ogni volta con un terreno narrativo diverso; qui si mette in gioco con la commedia brillante a sfondo onirico, pensata per un pubblico familiare. Omar Sy sostiene con grande energia il racconto, impersonando un trascinante papà dai contorni eroici (appunto il principe delle fiabe). Un film colorato, curioso, ma non sempre calibrato o compatto nella linea del racconto. Un buon prodotto comunque per una visione in famiglia. Dal punto di vista pastorale è da valutare come consigliabile, semplice e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria ed è particolarmente adatto ad una visione familiare anche come opportunità per discutere sul rapporto genitori-figli e sui problemi legati all’adolescenza e alla crescita.