Il primo Natale

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Natale, Storia, Tematiche religiose
Genere
Commedia
Regia
Salvatore Ficarra, Valentino Picone
Durata
100'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa
Soggetto e Sceneggiatura
Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Nicola Guaglianone, Fabrizio Testini
Fotografia
Daniele Ciprì
Produzione
Attilio De Razza

Interpreti e ruoli

Salvatore Ficarra (Salvo), Valentino Picone (Valentino), Massimo Popolizio (Erode), Roberta Mattei (Rebecca), Giacomo Mattia (Isacco), Giovanna Marchetti (Sara)

Soggetto

A Palermo lavora Salvo, ladro di arte sacra e ateo convinto (per sua ammissione). Nel piccolo centro di Roccadimezzo Sicula svolge il suo ministero padre Valentino, un sacerdote dai modi semplici, affascinato dall’immagine del presepe che, come ogni anno, si appresta a mettere in scena per le strade del paese…

Valutazione Pastorale

Ficarra e Picone abitano la scena dello spettacolo italiano ormai da almeno un quarto di secolo. Alle iniziali apparizioni in programmi televisivi dalla comicità innovativa, da “Gnu” del 1999 a “L’ottavo nano” del 2000, è seguito nello stesso anno l’uscita nelle sale di “Nati stanchi”, il loro primo film per il grande schermo. Da quel momento cinema e televisione sono andati di pari passo, molti programmi anche di crescente successo alternati a film di costante gradimento presso il grande pubblico. L’ultimo, in uscita il 12 dicembre nelle sale italiane, è “Il primo Natale”, che il duo comico siciliano ha scritto, interpretato e diretto in prima persona secondo un’abitudine che ormai li segnala come autori “totali”, in grado di farsi carico di ogni aspetto della realizzazione. Qui lo spunto della vicenda parte dal presentare i due protagonisti come persone del tutto opposte e poi di costringerli a stare a contatto, affrontando le situazioni più impensate. Tra un ladro di oggetti sacri e un ingenuo sacerdote, che per caso finiscono nella Palestina in prossimità della nascita di Cristo, si accende una schermaglia di equivoci e incomprensioni quasi inarrestabile; sulla quale i due autori-protagonisti costruiscono una fitta ragnatela di situazioni ora paradossali ora ironiche, molto puntando sul contrasto tra passato e modernità. Ne esce un film di grande semplicità e di immediato coinvolgimento. Una tipica storia di Natale, nella quale si ride con misura, con richiami alla tradizione e a momenti anche divertenti di sguardi sull’oggi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e in genere brillante.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte successive occasioni come proposta di prodotto italiano di tranquilla e serena fruibilità.

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