Il serpente dell’Essex

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giallo - Triller, Letteratura, Malattia, Male, Matrimonio - coppia, Medicina, Morte, Scienza, Solidarietà, Storia
Genere
Drammatico, Sentimentale, Storico, Thriller
Regia
Clio Barnard
Durata
Miniserie da 6 episodi da 60'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Regno Unito
Titolo Originale
The Essex Serpent
Distribuzione
Apple TV+
Soggetto e Sceneggiatura
Dal romanzo omonimo di di Sarah Perry, la miniserie è firmata da Anna Symon
Fotografia
David Raedeker
Musiche
Dustin O'Halloran, Herdís Stefánsdóttir
Montaggio
Lucia Zucchetti
Produzione
Clio Barnard, Anna Symon, Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning, Emile Sherman. Casa di produzione: See-Saw Films, AppleTV+

La miniserie è in distribuzione sulla piattaforma AppleTV+

Interpreti e ruoli

Claire Danes (Cora Seaborne), Tom Hiddleston (Will Ransome), Clemence Poesy (Stella Ransome), Hayley Squires (Martha), Frank Dillane (Luke Garrett), Jamael Westman (George Spencer), Dixie Egerickx (Jo Ransome), Michael Jibson (Matthew Evansford)

Soggetto

Londra 1893. Cora Seaborne è una donna benestante appena rimasta vedova. Da sempre appassionata di scienza, è incuriosita da misteriose apparizioni nella contea dell’Essex, dove si sospetta la presenza di una creatura di origine maligna. La donna si trasferisce così a Colchester, dove fa la conoscenza del vicario Will Ransome. Insieme cercano di risolvere il mistero…

Valutazione Pastorale

Carrie Mathison. È il nome del celebre personaggio interpretato dall’attrice statunitense Claire Danes nella serie cult “Homeland”, racconto innovativo e lungimirante targato Showtime e in onda dal 2011 al 2020. È difficile infatti togliersi dalla mente un personaggio così sfaccettato e complesso come quello dell’agente della CIA Carrie, che la Danes ha abitato con dedizione, struggimento e trasporto, con una performance di rara bravura che le ha permesso di ottenere non pochi riconoscimenti tra cui due Emmy e due Golden Globe. Insomma, un ruolo, una serie, che cambiano la carriera. Calato il sipario su “Homeland”, il primo progetto sposato dalla Danes è la miniserie britannica “Il serpente dell’Essex” (“The Essex Serpent”). Accanto a lei l’attore shakespeariano Tom Hiddleston, apprezzato per “The Night Manager” (2016) e il personaggio di Loki nel ciclo Marvel. Il binario narrativo della miniserie “Il serpente dell’Essex” lo fornisce il romanzo omonimo di Sarah Perry, uscito in Italia per Neri Pozza. Ad adattarlo per lo schermo, una produzione Apple TV+ e See-Saw Films, è Anna Symon mentre alla regia c’è Clio Barnard. L’atmosfera è il crocevia tra il XIX e XX secolo, tra modernità incalzanti, guadagni della scienza, e credenze popolari e superstizioni più pagane che religiose. Nella periferia rurale dell’Inghilterra vittoriana misteri e morti sospette sono subito identificate come manifestazioni del maligno, lette come una forma di punizione divina. Pescatori del posto subito si abbandonano all’irrazionale, cercando di addossare la colpa a una giovane ragazza. A cercare di tenere dritta la barra della ragione sono il vicario Will (Tom Hiddleston) e la ricercatrice Cora (Claire Danes), che inseguono la verità nelle fumose pieghe del mistero, collidendo però pericolosamente sul terreno dei sentimenti. A conquistare in tale miniserie da 6 episodi è di certo l’atmosfera enigmatica, gotica, della campagna inglese, quasi a richiamare i classici della letteratura del XIX secolo, in testa Charles Dickens e le sorelle Brontë, capaci di comporre un quadro sociale e dell’animo dei personaggi livido, tra dramma e striature di sentimento. Centrale è il ruolo di Cora, una donna forte e libera, che crede nella scienza e rifiuta di abbandonarsi a facili superstizioni, sopravvissuta inoltre alle violenze del marito. Una donna di certo moderna, in cerca di spazio e diritto di voce. Nel complesso il registro del racconto corre su un binario drammatico, mistery, costeggiando i confini dell’horror senza però valicarli. Episodio dopo episodio il mistery cede però il passo al dramma sentimentale, aprendosi a un period drama in stile Brontë. La Danes e Hiddleston dominano sulla scena, componendo due figure stratificate, tormentate, magnetiche, che non possono passare inosservate. Se atmosfera e personaggi funzionano, catalizzando l’attenzione spettatoriale, la sceneggiatura e probabilmente anche la regia non reggono bene il passo: l’opera risulta infatti marcata da indubbio fascino, ma senza adeguata compattezza narrativa. Nell’insieme “Il serpente dell’Essex” è una miniserie complessa, problematica e adatta per dibattiti.

Utilizzazione

La miniserie è indicata per un pubblico adulto e per adolescenti accompagnati.

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