IL SIGNOR QUINDICIPALLE

Valutazione
Accettabile, Semplicistico
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
Francesco Nuti
Durata
100'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa
Soggetto e Sceneggiatura
Francesco Nuti, Mario Rellini, Malù Di Lonardo Francesco Nuti, Mario Relli
Musiche
Giovanni Nuti
Montaggio
Ugo De Rossi

Sogg.: Francesco Nuti, Mario Relli- ni, Carla Giulia Casalini - Scenegg.: Francesco Nuti, Mario Rellini, Malù Di Lonardo - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Danilo Desideri - Mus.: Giovanni Nuti - Montagg.: Ugo De Rossi - Dur.: 100' - Produz.: Bruno Altissimi e Claudio Saraceni per Video Maura, Filmone, Medusa Film

Interpreti e ruoli

Francesco Nuti (Francesco), Sabrina Ferilli (Sissi), Novello Novelli (maestro), Antonio Petrocelli (Giampiero), Giulia Weber (Giulia), Alberto Gimignani (papà di Francesco), Evelina Gori (nonna di Francesco), Gianna Giachetti (mamma di Francesco), Gabriella Bartolini (Gianna), Giu- liana Colzi . (zia Lina)

Soggetto

Il Maestro racconta allo spettatore i luoghi e gli ambienti dell'infanzia di Francesco. Nel piccolo centro di Narnali, il bambino segue gli insegnamenti del padre e capisce che dovrà diventare un 'campione'. Da grande, quando ormai si è affermato nel campo del biliardo con la stecca e passa da un torneo all'altro, Francesco torna spesso sulla tomba del padre. Un giorno al cimitero scoppia un violento temporale e, nel ripararsi, Francesco si trova accanto a una bellissima ragazza, Sissi, prostituta d'alto bordo. Avendo fatto credere a casa (dove vive con sorella, mamma e nonna) di essersi fidanzato e dovendo quindi presentarsi con una donna, Francesco 'ingaggia' Sissi per la giornata. Dopo l'incertezza iniziale, Sissi, adeguatamente presentata da Francesco, ottiene grandi favori e le tre donne si augurano di rivederla presto. Francesco intanto deve prepararsi per l'imminente campionato del mondo. Si divide tra allenamenti e partite, ma il suo carattere passa da stati di euforia ad altri di depressione violenta. Il Maestro lo incoraggia, procurandogli alcune esibizioni. In una di queste, in un grande albergo, si presenta Sissi, con la quale ormai si è instaurato un rapporto più complesso. Bisogna arrivare alla partita finale del campionato del mondo, quando Francesco annuncia di ritirarsi e, vista Sissi nella tribuna dello stadio, capisce che quella che era cominciata come un'avventura occasionale può diventare una cosa seria.

Valutazione Pastorale

il film riprende molte situazioni di precedenti titoli girati dall'attore-regista toscano, quali "Io, Chiara e lo Scuro" (1983), "Casablanca Casablanca" (1985). Siamo anche qui alle solite: l'ambiente umoroso della piccola provincia toscana, il bar come luogo privilegiato di ritrovo, il biliardo come gioco che diventa anche terreno dove la fantasia si sfoga e crea armonie, inventa o distrugge equilibri. Il tutto detto con toni che partono dal realismo per passare al favolistico e sfociare nel grottesco. Il racconto resta sempre molto prevedibile e tuttavia, nell'insieme, dal punto di vista pastorale, risulta corretto e positivo, mai volgare ma semmai affettuosamente scherzoso e malinconico nei confronti del proprio piccolo mondo, della famiglia, dei sentimenti. Film quindi da valutare come accettabile, e semplicistico per la costante leggerezza della trama. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, sia pure con attenzione per i minori. Può essere recuperato in proposte relative ai comici italiani cosiddetti 'tuttofare', ossia sceneggiatori-attori-registi, affermatisi a partire dagli anni '80.

Le altre valutazioni

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