IL SOFFIO DELL’ANIMA

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Famiglia - genitori figli, Malattia
Genere
Drammatico
Regia
Victor Rambaldi
Durata
110'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Id.
Distribuzione
Iris Film
Soggetto e Sceneggiatura
Victor Rambaldi Valentina Lippi Bruni, liberamente tratto dal proprio romanzo omonimo
Fotografia
(Panoramica/a colori): Luca Santini
Musiche
Andrea Felli
Montaggio
Franco Carrozzino
Produzione
Luna Film Production, Poker Film

Interpreti e ruoli

Flavio Montrucchio (Alex), Gaetano Mosconi Vighi (Alex bambino), Lucrezia Piaggio (Luna), Yang Yu Lin (Tai Ping), Raffaello Balzo (Nico), Dario Ballantini (Enzo), Orso Maria Guerrini (Renato), Cristina Sebastianelli ( padre di Luna), Claudio Angelini (Sandra), Lina Bernardi ( madre di Luna), Giampiero Lisarelli (padre di Alex), Gaia Bulferi Bulferetti (madre di Alex), Stefano Calvagna (Luigi)

Soggetto

Sofferente fin da bambino per un precario stato di salute, il giovane Alex non si rassegna alle sedute quotidiane di dialisi ma vuole reagire per non permettere alla malattia di controllare la sua vita. Si dedica alle arti marziali e ne inventa una tutta sua che chiama 'il soffio dell'anima': l'obiettivo non é combattere ma dimostrare a se stesso di essere alla pari degli altri. Il padre non è d'accordo e litiga duramente con lui. In ospedale Alex conosce Luna, figlia di una donna anch'essa dializzata. Tra i due nasce la passione ma per Luna si tratta di capire il percorso che Alex sta compiendo e che prevede la frequentazione di Tai Ping, una signora cinese che lo guida nella dimensione onirica della meditazione. Alex decide di partecipare al torneo locale di Si-Fu. Arriva alla finale, riuscendo a competere con Nico, un tipo arrogante che lo ha sempre sbeffeggiato. Alex e Luna si dirigono verso la casa di Tai Ping, che trovano disabitata. Forse quella figura non é mai esistita, se non nella mente di Alex.

Valutazione Pastorale

Opportunamente, in apposite didascalie, viene ricordato che in Italia esistono 42000 pazienti in dialisi; che sono 6000 i nuovi dializzati ogni anno tra cui numerosi bambini; che 33713 sono i pazienti destinati a convivere con la macchina della dialisi. Su questo quadro di fondo si sviluppa la vicenda, ambientata ad Imola (dove vivono i veri personaggi cui la storia fa riferimento), incentrata sulla malattia come punto di partenza ma poi (e forse più) sulla caparbietà del protagonista di non arrendersi e di puntare a crearsi una vita 'normale'. Gli ostacoli che incontra (il padre, il coetaneo strafottente...) sono quelli prevedibili ma non per questo meno difficili da superare. Forse l'affidarsi al viaggio astrale della saggia cinese e ai suoi insegnamenti ( "Cerco l'energia naturale dell'universo, l'unione del corpo e della mente con l'anima" ; "Cancella il dolore dalla tua mente, la vibrazione della corda purifica l'arco") provocano in Luna qualche giustificata perplessità. Il percorso del riscatto é tuttavia condotto con sincerità, il tono é drammatico senza mai scivolare nel patetico, la semplicità del copione diventa possibilità di coinvolgere meglio lo spettatore nella realtà quotidiana dell'argomento. Ne esce un prodotto adatto per parlare senza remore del tema, magari con la prospettiva di poter ampliare la riflessione sul rapporto tra malattia e capacità reattive dell'individuo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e, certo con più concretezza, in situazione mirate per riflettere sul tema centrale e sulle sulle situazioni intorno (la famiglia, il medico, gli amici, il lavoro...).

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