VIAGGIO DI GESU’

Valutazione
Consigliabile, Realistico, Adatto per dibattiti
Tematica
Tematiche religiose
Genere
Documentario
Regia
Sergio Basso
Durata
84'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution (DVD)
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Stefano Chierchié

Orig.: Italia (2007) - Sogg. e scenegg.: Sergio Malatesta, Sergio Basso - Fotogr.(Normale/a colori): Haim Asias - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Stefano Chierchié - Dur.: 84' - Produz.: Lorraine De Selle Du Real, Micol Pallucca per RAI Cinema, Fidia Film, con il sostegno del Ministero Beni Attività Culturali (MIBAC).

Interpreti e ruoli

Valerio Binasco (il viaggiatore), gli intervistati sui luoghi nel ruolo di se stessi.

Soggetto

Negli stessi luoghi dove duemila anni fa Gesù di Nazareth, figlio di un falegname, professò parole di pace, dialogo, fratellanza, un uomo si mette in viaggio oggi e ripercorre le tappe principali di quel percorso evangelico. Dal chck point di Betlemme al Santo Sepolcro, tocca i luoghi visitati ogni anno da milioni di pellegrini, incontra tante persone che lì vivono e lavorano (scrittori, musicisti, studenti, madri) per capire se la Parola ha ancora qualcosa da dire, qui più che altrove, dove tutto è nato.

Valutazione Pastorale

Spiega Sergio Basso: "L'idea alla base del film è semplice: esplorare i luoghi citati dal Vangelo, cercando di seguire la sequenza dei Sinottici, per vedere cosa ne è rimasto oggi e far riemergere in ogni luogo il tema di cui il Vangelo stesso parla". Lungo le varie tappe il viaggiatore incontra uomini e donne di differente collocazione religiosa: cristiani, ebrei, musulmani. L'eredità dei secoli passati ha lasciato in Terra Santa una stratificazione fitta dei segni visibili, ossia chiese, luoghi di preghiera, edifici sacri, centri di accoglienza. Gli archeologi hanno molta materia di lavoro, e di verifica del succedersi degli avvenimenti. In una cornice nella quale è rimasta l'impronta forte dell'uomo, oggi gli intervistati parlano con pacatezza e tono meditativo: sullo sfondo di alcuni di loro, si odono le armi sparare, ci sono madri che hanno avuto figli morti in guerra, un'insegnante ricorda il valore della cultura, dell'apprendimento, dello scambio di conoscenze. A collegare una tappa con la successiva, ci sono brani dei Vangeli di Matteo e Luca. Lo spazio del Santo Sepolcro è diviso secondo un preciso accordo tra Latini, Greci, Armeni, Copti, Siriani. Il documento tocca il tasto delicato di uno sguardo 'religioso' che deve fare i conti con la deriva materialista di molta società contemporanea. Dice che l'attualità della parola evangelica spacca la corteccia della cronaca quotidiana per diventare lievito che supera i confini dello spazio e del tempo. E che la famiglia umana è unica o forse non sarà più. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in varie circostanze di studio per avviare riflessoni sui molti argomenti che toccano il nostro vivere civile, culturale, interiore.

Le altre valutazioni

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