Sogg.: Tratto dal lavoro teatrale "Imperfect Love" di Brandon Cole - Scenegg.: Brandon Cole, John Turturro - Fotogr.: (Panoramica/ a colori) Harris Savides - Mus.: William Bolcom, Arnold Black - Montagg.: Michael Berenbaum - Dur.: 119' - Produz.: John Penotti, John Turturro
Interpreti e ruoli
John Turturro (Tuccio), Katherine Borowitz (Rachel), Chri- stopher Walken (Umberto Bevalaqua), Susan Sarandon (Celimene), Beverly D'Angelo (Astergourd), Ben Gazzara (Flavio), Donal Mc Cann (Pallenchio), Rufus Sewell, Georgina Cates, Leo Bassi, Matthew Sussman, Bill Irwin, Aida Turturro, David Thornton, Jeff Braun.
Soggetto
A New York, all'inizio del secolo, Tuccio, commediografo di una compagnia teatrale in gravi difficoltà per la sopravvivenza, vorrebbe mettere in scena "Illuminata", la sua nuova opera, ma i proprietari del teatro, Astergourd e Pallenchio, non ritengono sia il momento giusto per quel testo. Tuccio ha scritto il copione per la donna che ama, Rachel, attrice della compagnia. Durante la rappresentazione di 'Cavalleria rusticana', Piero, l'attor giovane, ha un malore e Tuccio sostituisce quell'opera con 'Illuminata', che finalmente va in scena. Umberto Bevalaqua, potente e frivolo critico, fa a pezzi la piece e, per fargli cambiare idea, la compagnia spinge ad incontrarlo l'attore Marco, per il quale Bevalaqua ha preso una cotta. Intanto Celimene, attrice-diva, circuisce Tuccio, offrendogli la possibilità di diventare il suo commediografo personale. Il rapporto tra Tuccio e Rachel attraversa fasi altalenanti. Ma in una notte, all'improvviso, tutti sperimentano gli aspetti dolce-amari dell'amore, che aiutano a valutare la misura della realtà. Di fronte ad un nuovo allestimento di 'Illuminata', Tuccio e Rachel si riconciliano. La vita della compagnia riprende regolarmente.
Valutazione Pastorale
Tratto dal lavoro teatrale "Imperfected love" di Brandon Cole,il film ruota intorno ad una frase pronunciata ad un certo punto da Celimene, l'attrice fatale,la prima donna:"Il sipario tra il teatro e la vita è molto sottile".Sull'intersecarsi tra realtà e finzione, tra la vita come sogno e la vita vera, si snoda la vicenda,in gran parte ispirata ad esperienze personali,passate ed attuali. John Turturro, di famiglia italo-americana,qui cosceneggiatore, attore nel ruolo di Tuccio, e regista,guarda con simpatia e grande affetto il piccolo mondo del teatro e della compagnia:la vacuità e l'esteriorità di certi atteggiamenti,le gelosie,le ambizioni,le ripicche, ma anche la voglia di scavare a fondo nell'animo umano per tirane fuori la sincerità e la naturalezza. La vita è un palcoscenico, dove va in scena il dramma più grande, l'amore, sfida suadente in grado di togliere e dare la vita allo stesso tempo.Film di grande tenuta, con calcolate zone di chiaroscuri,film anche un po' intellettualistico, sviluppato come un gioco alla fine del quale vince l'amore vero. Dal punto di vista pastorale,tra alcuni momenti visivamente meno controllati e non sempre necessari e altri intensi dai quali traspare la coscienza dell'imperfettibilità dell'amore terreno,il film è da valutare come discutibile per la complessità di temi,ben adatti anche a dibattiti.
UTILIZZAZIONE:il film è da utilizzare in programmazione ordinaria,con doverosa attenzione per la presenza di minori. Da recuperare in occasione di proposte sui rapporti cinema-teatro,arte-vita,realtà-finzione.