INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Famiglia, Matrimonio - coppia, Morte
Genere
Commedia
Regia
Woody Allen
Durata
98'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
You Will Meet a Tall Dark Stranger
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Alisa Lepselter

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg. e scenegg.: Woody Allen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vilmos Zsigmond - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Alisa Lepselter - Dur.: 98' - Produz.: Letty Aronson, Stephen Tenenbaum, Jaume Roures.

Interpreti e ruoli

Naomi Watts (Sally), Josh Brolin (Roy), Anthony Hopkins (Alfie), Gemma Jones (Helena), Anna Friel (Iris), Antonio Banderas (Greg), Freida Pinto (Dia), Ewen Bremner (Henry), Lucy Punch (Charmaine), Neil Jackson (Alan), Eleanor Gecks (Rita), Roger Ashton Griffiths . (Jonathan)

Soggetto

A Londra, oggi. Non volendo rassegnarsi allo scorrere degli anni, Alfie lascia la moglie Helena e, dopo qualche tentativo, va a vivere con la giovane Charmaine. Helena, da parte sua, mette da parte la razionalità e si affida ai consigli di una cartomante ciarlatana. Sally, figlia di Alfie e Helena, si innamora di Greg, suo capo nella galleria d'arte dove lavora, mentre il marito di lei Roy, un medico che vuole fare lo scrittore, resta folgorato dalla dirimpettaia Dia. Quando l'editore lo informa che il suo libro é stato respinto, Roy si appropria del manoscritto di un amico in coma dopo un incidente, lo propone e lo vede accolto come un capolavoro. Ma l'amico sembra destinato a guarire. Helena forse troverò nuova compagnia in un pacifico signore proprietario di una libreria di testi esoterici.

Valutazione Pastorale

Nessuna delle storie avviate arriva ad una conclusione. Dopo 41 film come regista e 75 anni di età, Woody Allen può permettersi di infischiarsene di sapere che fine fanno i vari personaggi. In realtà interessa poco anche a noi, può essere invece utile ricordare il titolo originale, che suona "Incontrerai uno straniero alto e scuro": forse la morte, che Alfie tenta di esorcizzare nella maniera più stereotipata, sposando una giovane e diventando ancora più triste di prima. Alfie é Allen stesso, ed é lui anche quando la voce fuori campo, all'inizio, cita dal Macbeth shakespeariano: "La vita é una storia ricca di suoni e furia, priva di significato". Un manifesto nichilista che Allen anche stavolta stempera nella grazia e nella leggerezza di un cinema fatto di inafferrabili tocchi vitali, di preziose seduzioni, di ironici, beffardi contrasti. Le disarmonie sentimentali e esistenziali trovano un contraltare nelle cornici ambientali, nel calore dei luoghi e degli oggetti, in una routine quotidiana che affascina e fa arrabbiare. E' Allen, pessimista e cupo ma a dire il vero sempre vitale, almeno finché farà cinema, e girerà questi ritratti affilati e lirici, amari e insolenti, tra pietà e cinismo. Un film denso di spunti di riflessione che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e del tutto problematico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito in molte altre occasioni. Attenzione é da tenere per minori e piccoli anche in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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