Orig.: Taiwan/Francia (2002) - Sogg. e scenegg.: Yee Chin Yen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Chien Hsiang - Mus.: Chris Hou - Montagg.: Liao Ching Song - Dur.: 85' - Produz.: Pyramid Productions, Arc Films Light
Interpreti e ruoli
Guey Lun-mei (Kerou), Liang Shu-hui (Yuezhen), Chen Bolin (Shihao), Joanna Chou . (madre di Kerou)
Soggetto
Al liceo, Yuehchen, innamorata di Shihao, convince l'amica prediletta Kerou ad avvicinarlo per conto di lei. Così Shihao e Kerou si conoscono, lui è attratto da lei ma lei invece ha una infatuazione proprio per Yuehchen. Uscendo insieme, Kerou invita Shihao a baciarla, dicendo di non averlo mai fatto. Shihao non vuole, e allora lei gli confessa l'attuale inclinazione. Più avanti, dopoché l'incontro tra Yuehchen e Shihao non ha avuto esiti felici, Kerou rivela anche all'amica di sentirsi attratta da lei. Yuehchen si allontana irritata. Kerou a casa confida alla madre di essere triste, e la donna, niente sospettando, le ricorda di essere stata a sua volta abbandonata dal marito all'improvviso, di aver provato una grande delusione ma di aver reagito, trovando la forza per andare avanti. Allora Kerou riprende i contatti con Shihao, si incontrano per strada in bicicletta e lui le dice che fra qualche anno, se vorrà, potrà cercarlo. E lei immagina come potrà essere la loro vita insieme.
Valutazione Pastorale
Si resta sempre piacevolmente sorpresi nello scoprire come temi antichi quali l'adolescenza e i primi sentimenti possano essere trattati con garbo, delicatezza, leggerezza senz'altro fuori dal comune. Arriva da Taiwan questa piccola/grande storia, che con minimi accadimenti offre tantiussimi spunti di riflesione. I temi dell'identità sessuale, delle pulsioni emotive ed affettive, della maturazione sono affrontati e svolti con un pudore contenuto e sincero. Rinunciando talvolta al dialogo e alla parola, il racconto affida la propria voce ai silenzi, alle sensazioni, al non detto. Tavolozza preziosa, molto profonda, diario di incertezze, di tremori giovanili, di innocenza e di voglia di rischiare, il film ritrare un'adolescenza palpitante e consapevcole del fremito del vivere che la aspetta. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e senz'altro poetico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in molte occasioni, come ritratto geograficamente lontano di temi e sentimenti universali.