IPOTESI DI COMPLOTTO

Valutazione
Accettabile, crudezze***
Tematica
Genere
Thriller
Regia
Richard Donner
Durata
134'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CONSPIRACY THEORY
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Brian Helge
Musiche
Carter Burwell
Montaggio
Frank J. Urioste

Sogg. e Scenegg.: Brian Helge-land - Fotogr.: (Scope/a colori) John Schwartzman - Mus.: Carter Burwell -Montagg.: Frank J. Urioste - Dur.: 134'- Produz.: Joel Silver, Richard Donner

Interpreti e ruoli

Mel Gibson (Jerry Fletcher), Julia Roberts (Alice Sutton), Patrick Stewart (Dr. Jonas), Cylk Cozart (Agente Lowry), Stephen Kahan (Wilson), Terry Alexander (Flip), Alex Mc. Arthur (Cinico), Brian J. Wil-liams, Cece Neber Labao, Saxon Trainor, Claudia Stedelin, Rod Mc. Lach-lan, Michael Potts, Jim Sterling.

Soggetto

Jerry guida un taxi per le strade di New York e con i clienti parla in modo ossessivo dei complotti che crede di scorgere dietro ogni cosa. Sem-bra un matto qualunque, ma intanto continua a raccogliere informazioni su tutto e a riferirle alla sola persona che ritiene disponibile ad ascoltarlo, Alice Sutton procuratore al Ministero di Giustizia. Il padre di Alice, giudice fede-rale, è stato misteriosamente ucciso anni prima, e la ragazza non ha rinuncia-to ad indagare su quella morte. Jerry, insistente e fastidioso, viene rapito dal dott. Jonas, psichiatra del governo, rischia di morire, riesce a fuggire e si rivolge ad Alice che ora non può fare a meno di ascoltarlo. Finalmente l'e-nigma si chiarisce: il governo degli Stati Uniti recluta delle persone senza lavoro e le addestra a diventare killer per suo conto. Jerry è uno di questi, poi lasciato a se stesso, una volta esaurito il compito. Anche il padre di Alice è stato eliminato in questo modo. Ma Jerry è innamorato di Alice, e insieme riescono a smascherare il complotto e a salvarsi, sia pure facendo credere di essere stati uccisi.

Valutazione Pastorale

un thiller imprevedibile e pieno di movimento, gio-cato su una grande tensione narrativa e su un credibile ritratto psicologico dei protagonisti. L'addestramento di persone spesso di debole personalità destinate ad uccidere non è notizia fantasiosa ma reale, e quindi la denuncia del film appare giusta e opportuna, insieme al tema, questo a metà tra verità e fantapolitica, della manipolazione della mente umana a fini speculativi. Film suggestivo, caratterizzato da un infantilismo politico tipico della società americana, da passaggi narrativi studiati in ottica spettacolare, da interpreta-zioni robuste e convincenti. Dal punto di vista pastorale, ci sono certo cru-dezze ma anche molta sincerità, segnali convincenti di speranza, e l'insieme è da ritenersi positivo. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione odinaria, con atten-zione per i minori, In altre situazioni, è da inserire in rassegne sul cinema fantapolitico ma con molti agganci alla realtà odierna.

Le altre valutazioni

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