ITALIA VILLAGE

Valutazione
Inaccettabile, Scabroso
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Giancarlo Planta
Durata
86'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
ITALIA VILLAGE
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Giancarlo Planta
Musiche
Andrea Guerra
Montaggio
Silvia Moraes

Sogg. e Scenegg.: Giancarlo Planta - Fotogr.: (panoramica/a colori) Luigi Verga - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Silvia Moraes - Dur.: 86' - Produz.: Indipendent TV-Movie - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Eleonora Danco (Giulia), Ivano Marescotti (Italo), Claudio Botosso Maria Amelia Monti (Leonardo), Stefano Masciarelli Mariella Valentini (Daniela), Milena Vukotic (Michele), Vincenzo Crocitti (Paola), Giampiero Bianchi (Gloria), Leopoldo Trieste, Paolo Graziosi, Valentina Planta, Tano Cimarosa, Vittorio Franceschi

Soggetto

tre coppie si riuniscono su una collina alla periferia romana per esaminare il terreno dell'erigendo comprensorio della cooperativa edilizia "Italia Village": Italo, faccendiere danaroso, che gira in fuoristrada e ascolta Mozart con la sua amica Paola, proprietaria di un negozio di pellicceria; Leonardo, che presta la sua voce per una collana di audio-cassette con capolavori della letteratura per non vedenti, mentre la moglie, Giulia, possiede un chiosco mobile di gelati; Michele, titolare dell'agenzia matrimoniale "Best Woman", specializzata nel reperire ragazze e giovanotti dall'est per uomini e donne sole, sposato con Daniela, che vive una crisi esistenziale continua e lavora in un salone di massaggi, di cui è cliente un sacerdote, padre Donato, che esercita sulla donna un ambiguo fascino. Mentre i lavori, nonostante le assicurazioni di amministratore e architetto, non iniziano mai, si intrecciano le tresche tra Italo e Daniela, e tra Michele e Paola, mentre per saldare le rate della futura abitazione Giulia, che è sotto sfratto, è costretta a pignorare il furgone, a tassi elevati, presso uno strozzino amico di Italo. Michele fornisce intanto a Renato, cliente affezionato dell'agenzia, una formosa russa, Margherita, che viene arrestata poi per possesso di eroina, e all'attempata signorina Gloria due aitanti giovanotti, un messicano e un bulgaro, che la sfruttano e se ne vanno. Frattanto Daniela aspetta un bambino, e Michele, dopo una crisi iniziale, lo accetta, ignorando che la paternità è perlomeno ipotizzabile tra lui, Italo e Padre Donato, che si è iscritto tra l'altro alla cooperativa edilizia. Quest'ultima risulta essere una truffa ordita tra l'architetto Ferrante e Italo, che con il denaro pensano di costruire un villaggio turistico in Sardegna. Intanto Leonardo, sfrattato, alloggia in un hotel, dove la figlia maggiore Malaga continua ad aggiornare il suo diario che puntualizza gli aspetti salienti della vicenda. Michele infine incontra Renato che ha sposato una sordomuta vicina di casa, mentre Italo e Paola si distraggono guardando la videoregistrazione delle prestazioni erotiche di quest'ultima con Michele. Leonardo ha terminato di registrare i "Promessi Sposi", e sul terreno dell'Italia Village per ora si sono accampati gli zingari.

Valutazione Pastorale

mettere in vetrina la superficialità, l'immoralità, la disonestà, l'ingenuità e la malizia di una consistente parte della società italiana è uno degli argomenti principe del nostro cinema, che in passato ha dato risultati di rilievo. Giancarlo Planta non sempre riesce a escogitare un intreccio intrinsecamente valido ed attuale, anche se talora coglie nel segno in alcuni dettagli caratteriali dei personaggi presentati o in usi e costumi tipici della nostra epoca, come la mania della ragazza dell'est che sorge in attempati cuori solitari o del giovanotto in mature signorine, o la disinvoltura sessuale, chiamiamola così, di certe coppie, tanto fornite di denaro quanto sprovviste di pudore e di morale. Tutto questo è detto in modo frammentario, a flash ed usando il solito, inarrestabile turpiloquio come principale mezzo espressivo, che fa scadere la pellicola ad un livello inaccettabile, che vanifica tutta la protesta e la satira potenzialmente contenutavi.

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