L’OSPITE D’INVERNO

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti*
Tematica
Anziani, Donna, Famiglia - genitori figli
Genere
Metafora
Regia
Alan Rickman
Durata
108'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
THE WINTER GUEST
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Alan Rickman, Sharman Mac Donald Tratto dal lavoro tea
Musiche
Michael Kamen
Montaggio
Scott Thomas

Sogg.: Tratto dal lavoro tea-trale di Sharman Mac Donald - Scenegg.: Alan Rickman, Sharman Mac Donald - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Seamus Mc Garvey - Mus.: Michael Kamen - Montagg.: Scott Thomas - Dur.: 108' - Produz.: Ken Lipper, Ste-ven Clark-Hall, Edward R.Pressman

Interpreti e ruoli

Emma Thompson (Frances), Phyllida Law (Elspeth), Gary Hol-lywood (Alex), Arlene Cockburn (Nita), Scheila Reid (Lily), Sandra Voe (Chloe), Douglas Murphy (Sam), Sean Biggerstaff (Tom), Tom Watson, Jan Shand, Ross Lewis, Billy Mc Elhaney.

Soggetto

Una fredda giornata invernale in una piccola città sul mare nel nord della Scozia. Frances, una fotografa da poco rimasta vedova, non vuole affrontare la difficile situazione, rifiuta di uscire di casa e lascia che il figlio sedicenne Alex si prenda cura di entrambi. Elpeth, madre di Frances, è però decisa a farla reagire, perciò, camminando faticosamente sulla strada ghiac-ciata e sfidando l’età avanzata, si dirige verso l’abitazione della figlia per riconquistarne l’affetto e la fiducia. Intanto due anziane amiche, Chloe e Lily, cominciano a leggere gli annunci mortuari sui giornali e, dopo aver deciso a quale funerale partecipare, vanno alla fermata ad aspettare l’autobus che le porterà sul posto. Elspeth convince la figlia ad uscire, e, mentre cominciano a passeggiare, Frances annuncia di voler partire per l’Australia per iniziare una nuova vita. Nel frattempo, due adolescenti, Tom e Sam, dopo aver rinunciato ad andare a scuola, arrivano sulla spiaggia per giocare, ma il freddo forte li fa stare seduti a parlare di genitori, famiglia, sesso. Rimasto solo a casa, Alex fa entrare Nita, una ragazza che da tempo lo aveva preso di mira. I due ragazzi, quando sentono crescere un’attrazione recipro-ca, capiscono che anche per loro sta arrivando il momento delle scelte. Con-tinuando a camminare, Elspeth e Frances incontrano Tom e Sam, fanno ami-cizia, Frances scatta alcune foto, sembra riprendere fiducia e, quando si allontanano, comunica alla madre di non voler più partire. Tom intanto vuole dimostrare il proprio coraggio e sfida Sam a camminare sull’acqua ghiaccia-ta. Sam lo vede allontanarsi nella nebbia e, impaurito, urla di aspettarlo.

Valutazione Pastorale

Film triste e amaro sulle difficoltà di rapportarsi con gli altri in un contesto ambientale in cui il freddo del paesaggio intorno si riflette su un modo ostico e sfuggente di affrontare i problemi della vita quo-tidiana. Proponendo quattro situazioni che, nel loro svolgersi, mettono insie-me le varie età dell’esistenza (dall’adolescenza alla maturità alla vecchiaia), la storia tocca momenti che si dividono tra un disperato realismo e una deci-sa dimensione di metafora. Denso di richiami e simboli di marca tipicamente anglosassone, il film ha tuttavia l’ambizione, spesso felicemente raggiunta, di disegnare uno scenario, sul quale trovano spazio le domande comuni a tut-ti: qual è il senso del dolore, che valore dare all’amicizia, alla famiglia, come comportarsi di fronte alle emozioni, se far prevalere la razionalità o il senti-mento. Di fronte all’ospite d’inverno che abbiamo dentro di noi (il non sen-tirsi vivi), vale il rischio di trovare nuove motivazioni forti nello scambio interpersonale, nel saper trovare la ricchezza di un gesto, di una parola, di uno sguardo. Non privo di momenti calligrafici e un po’ artificiosi (incombe la derivazione dal testo teatrale, soprattutto nei dialoghi tra i due adolescen-ti), il film si ferma sulla soglia della trascendenza, solo accennando a proble-mi di fede. Film quindi, dal punto di vista pastorale, da valutare come discu-tibile e tuttavia ricco di molte sfaccettature problematiche. Utilizzazione: Va detto subito che, pur coinvolgendo anche personaggi di adolescenti, il film non è da destinare a minori. In altri contesti, lo si può invece proporre per avviare riflessioni sui molti temi sopra elencati (fami-glia, ambiente, crescita dell’individuo, valori e disvalori...), ai quali si può aggiungere il rapporto cinema-teatro, il fatto che si tratta di un’opera prima e la curiosità che nei ruoli di madre e figlia ci sono due attrici (Phillida Law ed Emma Thompson) che sono tali anche nella vita reale.

Le altre valutazioni

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