LA BELLEZZA DEL SOMARO

Valutazione
Futile, velleitario
Tematica
Adolescenza, Anziani, Droga, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Sergio Castellitto
Durata
107'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Arturo Annecchino
Montaggio
Francesca Calvelli

Orig.: Italia (2010) - Sogg. e scenegg.: Margaret Mazzantini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gianfilippo Corticelli - Mus.: Arturo Annecchino - Montagg.: Francesca Calvelli - Dur.: 107' - Produz.: Roberto Cicutto, Luigi Musini, Sergio Castellitto.

Interpreti e ruoli

Sergio Castellitto (Marcello Sinibaldi), Laura Morante (Marina Sinibaldi), Enzo Jannacci (Armando), Marco Giallini (Duccio), Barbora Bobulova (Lory), Gianfelice Imparato (Valentino), Nina Torresi (Rosa), Emanuela Grimalda (Raimonda), Lidia Vitale (Delfina), Renato Marchetti (Ettore Maria), Lola Ponce (Gladys), Erika Blanc (Venanzia), Svetlana Kevral . (Cornelia)

Soggetto

A Roma Marcello e Marina, coppia cinquantenne, hanno una figlia, Rosa, 17 anni, che risulta fidanzata con il coetaneo Luca, ragazzo discontinuo a scuola e molto dedito alle 'canne'. Nella grande casa di campagna, i due invitano per il fine settimana alcuni amici, e altri conoscenti. L'ospite che non si aspettano é Armando, un attempato signore che Rosa presenta come il suo nuovo amico. Gli equilibri deflagrano e per tutti i rapporti interpersonali diventano difficilissimi da gestire.

Valutazione Pastorale

Dice Castellitto che si tratta di "Una commedia per raccontare la nostra confusa inadeguatezza, ma anche per ricordarci la struggente nostalgia che in fondo tutti noi continuiamo ad avere per la verità delle relazioni umane. Insomma, parabola umana 'spietata' e umanissima, alta e bassa, che non si nega la comicità più popolare ma nemmeno il gioco affettuoso della malinconia e della dolcezza.(...)". Detto così, sembra un altro film. Perché quello che vediamo é un copione sgangherato e balbettante costruito su quel quadro sociale snobistico e presuntuoso che si attribuisce la possibilità di fare tutto e il contrario di tutto, di essere comprensivi e severi, generosi e egocentrici, sempre ad intermittenza e senza una precisa coerenza. I personaggi che circondano i due protagonisti sono del tutto disancorati da un minimo di realtà, agiscono secondo copione e non riescono a trasmettere una qualche scintilla di verità. Inutile scendere nei dettagli, ma quell'anziano Armando, così saggio e così pacato, sfiora più volte l'inutilità. La pretesa di concentrare destini e decisioni nell'unico ambiente della famiglia Sibaldi ("coppia moderna e illuminata", dice Castellitto) si rivela eccessiva e fasulla. Rispetto ai temi grossi e importanti che agita, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come futile e in prevalenza velleitario.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sopra circa i suoi limiti. Qualche attenzione é da tenere per minori e piccoli, anche in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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