LA CASA DEGLI SPIRITI **

Valutazione
Complesso, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Famiglia
Genere
Drammatico
Regia
Bille August
Durata
150'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
DAS GEISTERHAUS
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Bille August Tratto dal romanzo di Isabel Allende
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Janus Billeskov Jansen

Sogg.: Tratto dal romanzo di Isabel Allende - Scenegg.: Bille August - Fotogr.: (scope/a colori) Jorgen Persson - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Janus Billeskov Jansen - Dur.: 150' - Produz.: Neue Costantin Film Production

Interpreti e ruoli

Meryl Streep (Clara Del Valle), Jeremy Irons (Esteban Trueba), Glenn Close (Ferula Trueba), Winona Ryder (Blanca Trueba), Antonio Banderas (Pedro), Armin Mueller-Stahl (Severo), Maria Conchita Alonso (Transito), Sarita Choudhury, Vanessa Redgrave, Vincent Gallo, Jan Niklas, Joaquin Martinez, Sarita Choudhury, Teri Polo, Miriam Colon

Soggetto

dotato di una volontà ferrea, il giovane Esteban Trueba fa tutti i mestieri, incluso quello del minatore per sposare Rosa del Valle. Morta misteriosamente costei (la sorellina Clara -che è una sensitivane ha preannunciato la morte) e Trueba dopo molti anni, sposa quest'ultima essendo diventato ricco grazie alla sua indefessa attività in una estesa fazenda -le "Tres Marias"ma rivelandosi uno schiavista verso i lavoranti, guidati dal mite Secundo, il cui figlio Pedro si rivela un ribelle. Nella fazenda Clara ha voluto fosse accolta Ferula (sorella zitella del capo di casa, una donna frustrata e gelosa, che si lega morbosamente alla cognata). Esteban, dopo la nascita della figlia Blanca scopre di avere un altro figlio, un bastardo ed è infastidito dal rapporto fra moglie e sorella che caccia di casa. Dopo molti anni, frattanto, Blanca e Pedro, un tempo compagni di giochi infantili, diventati amanti vengono spiati nel bosco da Satigny (un nobile europeo che ha chiesto la mano di lei). Trueba, adirato, insegue a cavallo il giovane che riesce a fuggire gravemente ferito. Blanca ormai è in cinta e Esteban si ritrova solo alle "Tres Marias", poichè anche Clara se ne è andata con la figlia, togliendo la propria parola al marito. Pedro è intanto diventato un ribelle agitatore di popolo, mentre Trueba si è messo nella lotta politica per i conservatori, appoggiati dai militari in ascesa verso il potere. Poi costoro hanno il sopravvento su tutti: ormai vecchio e stanco, umilato dai nuovi vittoriosi, Trueba non sa più come e perchè combattere anche perchè Blanca, arrestata, viene torturata proprio dall'ambiguo fratello bastardo. Trueba appreso da Blanca che lei ha nascosto in cantina Pedro, rocambolescamente riesce a consegnarlo all'Ambasciata del Canada, pur di riavere l'affetto della figlia che è riuscito, nel frattempo, a far liberare grazie alle intercessioni di Transito (una prostituta di lusso da sempre amica di Esteban). Dopo la morte della moglie, Trueba torna con Blanca e la figlia di costei alle "Tres Marias", la fazenda ormai in degrado. Solo l'amore per la defunta (un sentimento mai estintosi in ambedue i coniugi, malgrado incomprensioni e silenzi) e verso quella figlia coraggiosa, ribelle e sofferente, oltre che per la piccola, consentono ad Esteban Trueba di morire in pace.

Valutazione Pastorale

lunga saga familiare (tre generazioni dal '20 al '70 in Cile), che Bille August ha tratto dal romanzo di Isabel Allende. Tre donne dal nome che evoca la luce ed il sorgere del sole, Clara, Blanca e Alba, scandiscono il tempo di questa appassionata e tragica rapsodia, con su tutti la figura della prima che, con la sua sensibilità fuori del normale, domina la scena assumendo le vesti di vera protagonista della storia, cui si contrappone, in ombra, l'uomo Esteban, "tradizionalista", violento, possessivo ed incapace di calarsi nelle realtà altrui, da quella della vivace e appassionata figlia, o della tormentata e morbosa sorella a quelle degli affamati braccianti.Le sequenze più efficaci restano quelle del golpe, dirette con stile scarno e denso. Un cenno alla fotografia e alla scenografia, addirittura sontuose: uno spettacolo comunque di grande spessore, anche se pastoralmente discutibile ora per la crudezza ora per l'ambiguità di certe situazioni.

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