LA DONNA PROIBITA

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Donna, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Philippe Harel
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
La femme défendue
Distribuzione
Istituto Luce

Orig. : Francia (1997) - Sogg. e scenegg. : Eric Assous - Fotogr. (Panoramica / a colori) : Gilles Henry - Mus. : brani di autori vari - Montagg. : Benedicte Teiger - Dur. : 100' - Produz. : Les Productions Lazennec, Les Films du Tresor, Lazennec Bretagne in collaborazione con La Sept Cinema, con la partecipazione di Canal+ .

Interpreti e ruoli

Isabelle Carre (Muriel), Philippe Harel (Francois), Nathalie Conio (la segretaria), Sophie Niedergang (la moglie), Julien Niedergang . (il figlio)

Soggetto

All'uscita di una festa dove si sono conosciuti per caso, Francois accompagna a casa Muriel e, alla fine, le chiede il numero di telefono. Si rivedono: Francois ha 39 anni, é sposato, ha un figlio e vive agiatamente come agente immobiliare. Lei ha 22 anni, vive sola e lavora in un'agenzia di viaggi. Francois desidera molto Muriel, ma lei dice che l' esistenza della moglie é un ostacolo agli incontri tra loro. Francois replica che le due cose sono diverse, insiste e riesce a passare con lei una notte in un grande albergo. La relazione tra i due é ormai avviata, ma va avanti sempre con la presenza/assenza della moglie. Alcuni impegni (il compleanno del figlio) impediscono a lui di disporre del proprio tempo. Così lei passa i fine settimana a Deauville con l'amico Pascal. Lui é geloso, lei allora propone di fare il test dell' AIDS, poi va i ritirare i risultati e gli fa credere che i suoi devono essere sottoposti ad ulteriori controlli. E' uno scherzo che lui prende male. Giorni dopo, Francois porta Muriel nella casa di campagna e qui lei gli chiede della moglie e, in seguito, va da lei al negozio di maglieria dove lavora. La moglie ha scoperto la relazione, e il marito la porta per una vacanza in Messico. Al ritorno, i due si rivedono: Muriel ha un nuovo amico, un musicista, che dice di voler seguire in una imminente tournee. Francois la lascia andare controvoglia. Passano 5 mesi. Francois ha compiuto 40 anni, scrive una lettera a Muriel: "La memoria ha un limite, non risuscita le emozioni...Mi auguro che tu sia felice".

Valutazione Pastorale

La sceneggiatura deriva da un testo scritto sotto forma di dialogo tra due soli personaggi. Nel pensare alla trasposizione cinematografica, il regista ha scelto la soluzione di far coincidere uno dei due personaggi con la m.d.p. Tutto il racconto é visto dunque in 'soggettiva', dalla parte di Francois con lo sguardo in primo piano di Muriel verso l'obiettivo. L'idea dà certamente freschezza e incisività al racconto ( anche se alla lunga ingenera qualche noia), offre ad Isabelle Carré nel ruolo di Muriel l'opportunità per una convincente interpretazione, consente di recuperare certe atmosfere che rimandano a Sautet e Rohmer. Ma sono tutte sottolineature che riguardano aspetti formali per certi versi anche un po' compiaciuti ed esteriori. Ad una lettura più attenta,il film poggia su un dialogo tra i due protagonisti finalizzato alla ricerca di legittimazione di situazioni solo negative. Tutto si risolve in cerebrali e fumosi atteggiamenti, dai quali deriva una totale povertà morale e che al regista servono solo come occasioni per sequenze cariche di morbosità fine a se stessa. Dal punto di vista pastorale, il film va avanti in un clima falso, pesante, e non di rado ipocrita: é da valutare come negativo ed inaccettabile. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere dalla programmazione ordinaria ed anche in altre occasioni non si vedono motivi di interesse per recuperarlo.

Le altre valutazioni

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