LA MALEDIZIONE DELLO SCORPIONE DI GIADA

Valutazione
Accettabile, brillante
Tematica
Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Woody Allen
Durata
102'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The curse of the jade scorpion
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Alisa Lepselter

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Woody Allen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Zhao Fei - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Alisa Lepselter - Dur.: 102' - Produz.: Letty Aronson.

Interpreti e ruoli

Woody Allen (C.W.Briggs), Dan Aykroyd (Chris Magruder), Elizabeth Berkley (Jill), Helen Hunt (Betty Ann Fitzgerald), Brian Markinson (Al), Wallace Shawn (George Bond), David Odgen Stiers (Voltan), Charlize Theron (Laura Kensington)

Soggetto

New York, anni '40. C.W.Briggs fa l'investigatore in una compagnia di assicurazioni e in questo ruolo ritiene di essere uno dei migliori. Nell'ufficio è stata da poco assunta Betty Ann, incaricata di mettere mano alla ristrutturazione di servizi e compiti. Betty é l'amante segreta di Chris, il capo ufficio, e i due parlano spesso per frasi cifrate. Betty e Briggs entrano ben presto in conflitto: Briggs vede minacciata la propria autonomia operativa quando sente che alcuni casi potrebbero essere affidati ad agenzie esterne. I due cercano di parlare e di spiegarsi. Una sera in un locale, il mago che si esibisce li chiama e li ipnotizza. Sembra finita lì, ma durante la notte il mago telefona a Briggs e gli ordina di andare a rubare gioielli in una villa. Il furto si compie, e il giorno dopo Briggs, che non ricorda niente, comincia con le indagini. Tempo dopo, mentre è in compagnia della bella Laura, Briggs viene chiamato di nuovo e ne segue un altro furto. Nella sua 'fase' cosciente Briggs sospetta di Betty, e tra i due volano le accuse. Troppi indizi però convergono su di lui, che viene arrestato. Riuscito a scappare, Briggs va a casa di Betty e resta a dormire lì. Nella notte, telefona il mago ma stavolta per la ragazza: anche Betty va a rubare. Tornato di nascosto in ufficio, Briggs si confida con i colleghi, mette insieme alcuni episodi e ricostruisce la verità. Liberato dallo stato di trance, Briggs fa arrestare il mago. Quando tutto é risolto, Briggs in ufficio vede Betty pronta a partire per una vacanza con Chris. Allora dichiara di essere innamorato di lei. Betty sembra in trance, dice di ricambiare l'amore, e insieme si allontanano.

Valutazione Pastorale

Per il film del 2001 Woody Allen torna agli anni '40 con un'idea che gli girava in testa da tempo: la mania per l'ipnosi che aveva colpito molti dei protagonisti dell'era d'oro del jazz e che fa proseliti anche oggi. Lo scenario certo non cambia : New York, o meglio Manhattan, luogo-contenitore di affetti, emozioni, sensazioni (l'11 settembre è arrivato dopo). E con New York il cinema che ha descritto questa città-simbolo. L'omaggio è al 'gangster-movie' anni '40, e certo Woody Allen piccolo e magro con cappello e bavero rialzato é l'esatto opporto di Humphrey Bogart o di Robert Mitchum, immagini insostituibili del genere. Ma l'omaggio é appunto insieme serio e ironico, caldo e sferzante, aderente e insieme distante. La ricostruzione ambientale è impeccabile, ma Allen non trascura di gettare almeno un occhio agli anni successivi, all'oggi. Esemplare é il modo con cui 'smonta' dall'interno i meccanismi 'divistici' e quelli dell'intreccio poliziesco. Il copione procede a briglia assolutamente sciolta. Allen divide battute a raffica fra se e gli altri in un ritmo frenetico e tuttavia tranquillo. Al di là poi della facciata della commedia divertente e umoristica, c'é un tema che l'autore/attore ha molto a cuore e anche qui rilancia: quello della ricerca dell'identità e della verità. Il detective per definizione deve ricostruire il vero, ma prima deve sapere se lo può fare. Si può essere allo stesso tempo ricercatori e ricercati? Qual è il vero volto che vogliamo mostrare di noi? E qual è il vero volto di New York e dell'America? Forse quello in trance? Si ride, ma si può anche riflettere. Ben costruito e girato con semplicità, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come positivo, accettabile quindi e brillante nei suoi aspetti più continui ed evidenti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Da proporre anche successivamente come spettacolo di facile fruizione e come buon passatempo.

Le altre valutazioni

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