Il film è in distribuzione sulla piattaforma Netflix
Interpreti e ruoli
Carey Mulligan (Edith Pretty), Ralph Fiennes (Basil Brown), Lily James (Peggy Preston), Arsher Ali (William Grimes), Johnny Flynn (Rory Lomax), Monica Dolan . (May Brown), Peter McDonald (Guy Mainard)
Soggetto
Inghilterra 1939. Nel Suffolk, a Woodbridge, vive Edith Pretty, madre vedova a capo di una vasta tenuta. La donna coinvolge lo studioso Basil Brown, perché sospetta la presenza di antichi reperti nei suoi terreni. Nonostante il parere contrario di più noti archeologi del tempo, Basil accetta la sfida e inizia a indagare nel sottosuolo di Sutton Hoo. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto qualcosa inizia a emergere dalle profondità della terra, mentre il clima di tensione internazionale vira rovinosamente verso il Secondo conflitto bellico mondiale….
Valutazione Pastorale
Ancora una storia vera, quella raccontata dal film britannico “La nave sepolta” (“The Dig”) diretto da Simon Stone, da pochi giorni sulla piattaforma Netflix. Tratto dal romanzo di John Preston, l’opera rievoca gli scavi archeologici del 1939 nella campagna inglese, nel Suffolk, a ridosso del Secondo confitto mondiale. Sono gli scavi di Sutton Hoo, luogo in cui affiorarono importanti reperti tra cui un’antica nave funeraria (VI-VII secolo). Il film racconta il coraggio e la tenacia di una donna, Edith Pretty (Carey Mulligan), rimasta vedova con un figlio e una grande tenuta cui badare, e di uno studioso, Basil Brown (Ralph Fiennes), dai modi asciutti e silenziosi. Insieme, nonostante le resistenze, hanno permesso la vittoria della conoscenza, della cultura, in un mondo sempre più proteso verso lo smarrimento nella guerra.
“La nave sepolta” dimostra tutta la compostezza e l’eleganza visiva tipica del grande cinema inglese, che coniuga la valorizzazione dello scenario ambientale, una messa in scena accurata, con una narrazione solida, rigorosa, per lo più in sottrazione. Il film riconosce il merito sia della figura di Basil Brown, nome a lungo rimosso dai protagonisti del prezioso ritrovamento (troppo modesto rispetto agli altisonanti ricercatori del tempo), come pure la figura di Edith, risoluta e coraggiosa nel fronteggiare un mondo a trazione maschile, chiamata anche alla sfida educativa di crescere un bambino da sola e nel contempo a tenere a bada una malattia insidiosa.
Non tutto forse è riuscito nelle dinamiche del racconto, segnato a tratti da cadute di pathos o da qualche inutile dispersione narrativa, ma all’opera va riconosciuta comunque un’ottima confezione formale, come pure una riuscita prova interpretativa di Carey Mulligan e Ralph Fiennes: mai imprecisi, mai stonati, mai banali. Davvero luminosi nella loro compostezza, nella gestione delle emozioni. Film delicato e coinvolgente, segnato da raccordi di poesia visiva. Dal punto di vista pastorale “La nave sepolta” è consigliabile, problematico e per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere riproposto in programmazione ordinaria e in occasione di dibattiti per scoprire una pagina poco conosciuta della storia, della cultura, del secolo scorso. Tra i temi in campo il valore della cultura, il ruolo della donna nella società del tempo, come pure il tema dell'educazione e della morte.