LA NINA DEI TUOI SOGNI

Valutazione
Accettabile-riserve, Problematico, dibattiti
Tematica
Libertà, Mass-media, Potere, Storia
Genere
Satirico
Regia
Fernando Trueba
Durata
121'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Spagna
Titolo Originale
La nina de tus ojos
Distribuzione
European Academy Distribution
Musiche
Antoine Douhamel
Montaggio
Carmen Frias

Orig.: Spagna (1998) - Sogg. e scenegg.: Rafael Azcona, Miguel Angel Egea - Fotogr.(Scope/a colori): Javier Aguirresarobe - Mus.: Antoine Douhamel - Montagg.: Carmen Frias - Dur.: 121' - Produz.: Andres Vicente Gomez, Cristina Huete, Eduardo Campoy.

Interpreti e ruoli

Penelope Cruz (Macarena Granada), Johannes Silberschneider (Goebbels), Jorge Sanz (Julian), Antonio Resines (Magda Goebbels), Hanna Schygulla, Loles Leon

Soggetto

Spagna 1938. La guerra civile in pieno svolgimento condiziona anche l'industria cinematografica divisa in due fazioni, con gli studi di Madrid e Barcellona in territorio repubblicano. Nel tentativo di rafforzare la collaborazione tra il generale Franco e Adolf Hitler, dalla Germania arriva ad un gruppo di produttori spagnoli l'invito a girare negli studi UFA di Berlino una doppia versione (in tedesco e in spagnolo) del dramma andaluso "La ragazza dei tuoi sogni". La risposta é positiva, e la troupe, guidata dal regista Blas Fontiveros, arriva a Berlino, viene accolta negli studi e,poco dopo,inizia a girare. Ma già alla stazione il ministro della Propaganda Goebbels era stato colpito dal fascino della prima attrice Macarena Granada. Ben presto dunque il potente uomo del Terzo Reich torna alla carica e manda pressanti inviti alla ragazza. Decisa a rifiutare, Macarena accetta solo per le insistenze di Blas, che comincia a intuire la presenza di un clima non molto favorevole. Quando arriva il momento, Goebbels viene chiamato dal Fuhrer e deve assentarsi. All'improvviso le comparse russe vengono mandate via e arrivano degli zingari di un campo di concentramento. Leo, giovane russo di cui Macarena si é innamorata, resta nascosto. Scoperto, costringe i tedeschi a chiedere l'arresto di tutta la troupe. Blas allora parla con la moglie di Goebbels e ottiene un aereo per Parigi in cambio dell'allontanamento della ragazza che il marito voleva prendere come amante. Macarena, Leo e gli altri partono. Il film é sospeso. Blas rimane, forse prigioniero dei tedeschi.

Valutazione Pastorale

Collocato su uno sfondo storico autentico (ci furono contatti effettivi in quegli anni tra le due cinematografie),il film propone una ricostruzione ambientale azzeccata e vivace. Tenendo presente "Vogliamo vivere" di Ernst Lubitsch, Trueba costruisce un racconto in cui il rapporto realtà/finzione scorre su binari già visti ma non per questo meno interessanti: il merito va ad una intelligente distribuzione dei ruoli, ad una attenzione per la sensibilità e le sfumature emotive dei singoli personaggi. Mentre il panorama si fa cupo e si avvicina la catastrofe della guerra, in quel microcosmo degli studi cinematografici viene ribadito il valore della persona, il diritto alla dignità, al rispetto delle idee e delle opinioni. Se il film risulta godibile e piacevole da seguire é dunque perché riesce a far procedere senza stridore un tono prevalentemente satirico (efficacemente é risolta la non facile figura di Goebbels) a fianco di momenti da pochade, da spy-story, nel finale decisamente drammatici. Dal punto di vista pastorale,con riserve per qualche situazione meno controllata, il film é da valutare come accettabile, problematico e da segnalare per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. E' da recuperare in altre occasioni, per parlare di cinema e Storia, di cinema nel cinema, del rapporto realtà/finzione.

Le altre valutazioni

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