LA PAPESSA

Valutazione
Futile, superficialità
Tematica
Donna, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Sönke Wortmann
Durata
130'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Germania, Italia, Spagna
Titolo Originale
Die Papstin
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Heinrich Hadding, Sonke Wortmann tratto dal romanzo omonimo di Donna Woolfolk Cross
Musiche
Marcel Barsotti
Montaggio
Hans Funck

Orig.: Germania/Italia/Spagna (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Donna Woolfolk Cross - Scenegg.: Heinrich Hadding, Sonke Wortmann - Fotogr.(Scope/a colori): Tom Fahrmann - Mus.: Marcel Barsotti - Montagg.: Hans Funck - Dur.: 130' - Produz.: Martin Moszkowicz, Oliver Berben, Christine Rothe.

Interpreti e ruoli

Johanna Wokalek (Johanna), David Wenham (Gerold), John Goodman (Papa Sergio), Iain Glen (parroco del villaggio), Edward Petherbridge (Esculapio), Anatole Taubman (Anastasio), Lotte Flack (Giovanna 10-14 anni), Jordis Triebel (Gudrun), Oliver Cotton (Arsenio), Oliver Nagele (Vescovo Fulgenzio), Christian Redl (abate di Fulda)

Soggetto

Johanna nasce nell'814 d.C., fin da piccola mostra grande voglia e capacità di apprendere. Studia latino, greco, e altre materie ma deve farlo di nascosto dai severi controlli del padre, parroco del villaggio e deciso a far rispettare il ruolo subalterno della donna. Cresciuta, Johanna prende una decisione drastica: travestita da uomo, riesce ad entrare nel monastero benedettino di Fulda, dove diventa per tutti fratello Johannes. Nell'843, insieme a molti pellegrini, arriva a Roma. Qui, diffusasi la notizia che Papa Sergio è gravemente malato, viene convocata al suo capezzale e grazie a doti mediche ad altri sconosciute, riesce a guarirlo. Il Pontefice la prende a ben volere e la invita a restare nella curia. Quando, pochi anni dopo, il Papa muore, la lotta per la successione é così complicata che, alla fine, esce una nomina impensabile. Fratel Johannes Angelicus viene nominato nuovo Papa. Quando, sulla sedia gestatoria, compie un giro in città, cade e si accascia al suolo. Johanna era incinta dopo una storia con il conte Gerold, un nobiluomo che l'aveva sempre protetta e aiutata. Johanna muore in una pozza di sangue.

Valutazione Pastorale

Per dare forza ad una vicenda che non ha il minimo fondamento storico, il copione inventa una cornice ancora più pretestuosa: anni dopo, nell'887, un prelato di Curia legge un documento che racconta di Giovanna e ne ordina la cancellazione immediata. Così il libro scritto dall'americana Donna Woolfolk Cross pubblicato nel 1996, pretenderebbe di aver ricostruito fatti e avvenimenti ai quali si ispira ora questa trasposizione cinematografica. Ma il libro dell'americana é, per ammissione generale, un 'romanzo': vi si può dire tutto, e il contrario di tutto. Stando a quanto emerge dalle immagini, la sceneggiatura gioca molto su una narrazione 'a tesi' femminista: violenza e emarginazione verso le donne, anche se bambine, e la decisione obbligata per Johanna di farsi passare per uomo, pur di farsi accettare nei consessi ecclesiastici. Un uomo poi talmente capace e devoto da arrivare addirittura al Pontificato. La scelta narrativa compiuta rende oggettivamente difficile prenderne spunto per riflessioni, osservazioni, dibattiti. Prevale l'aspetto, appunto, romanzesco, all'interno del tipico filmone storico, ben fatto ma a dire il vero un po' datato e troppo lungo. Tutto risulta convenzionale e prevedibile, a scapito di una materia autenticamente drammatica. Per questi motivi il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come futile e segnato da superficialità.

Utilizzazione

In presenza dei vistosi limiti sopra indicati, l'utilizzazione del film in programmazione ordinaria può anche essere accantonata, con eventuale possibilità di recupero in altre situazioni più mirate e dirette. Molta attenzione é comunque da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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