LA PREMIERE ETOILE

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Famiglia, Razzismo, Solidarietà-Amore
Genere
Commedia
Regia
Lucien Jean Baptiste
Durata
86'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Francia
Distribuzione
Nomad Film
Soggetto e Sceneggiatura
Marie Catille Mention Schaar, Lucien Jean Baptiste Virginia Bach
Musiche
Erwann Kermorvant
Montaggio
Hachdé

Orig.: Francia (2008) - Sogg.: Virginia Bach - Scenegg.: Marie Catille Mention Schaar, Lucien Jean Baptiste - Fotogr.(Panoramica/a colori): Myriam Vinocour - Mus.: Erwann Kermorvant - Montagg.: Hachdé - Dur.: 86' - Produz.: Vendredi Film.

Interpreti e ruoli

Firmine Richard (la nonna), Lucien Jean Baptiste (Jean Gabriel), Anne Consigny (Suzy), Jimmy Woha Woha (Yann), Ludovic Francois (Ludovic), Loreyna Colombo (Manon), Bernadette Lafont (madame Morgeot), Michael Janasz . (monsieur Morgeot)

Soggetto

Jean Gabriel, sposato e padre di tre bambini, non lavora e passa il tempo nell'agenzia ippica vicino casa. Un giorno, un po' provocato dalla piccola Manon, promette che porterà tutta la famiglia in vacanza sulla neve. Con mille espedienti per raccogliere i soldi necessari, infine Jean Gabriel riesce a partire. Con lui ci sono i tre figli e la nonna, sua madre Bonne, ma non la moglie Suzy, in polemica con il marito. Nella località alpina il gruppo vive tutte le inevitabili difficoltà legate alla presenza di un gruppo di colore, tra ironia e diffidenza. Tuttavia alla fine Jean Gabriel riesce a farsi benvolere, e anche la moglie arriva a riunire interamente la famiglia.

Valutazione Pastorale

Da un lato c'è un padre che, stanco di sentirsi un nullafacente, prova a fare qualcosa per la propria famiglia. Dall'altro la 'novità' che si tratta di un nucleo familiare misto, lui di colore, lei bionda, i figli a metà. Su questi due fronti la commedia gioca tutte le carte di un racconto di disavventure, imprevisti, equivoci, secondo la tradizione più tipica del genere. Il tono scherzoso predominante toglie problematicità agli argomenti trattati a favore di un approccio ironico, disincantato, divertito. Fermo restando l'intento di mettere alla berlina i rigurgiti di razzismo purtroppo sempre presenti. Da punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto in grado di affrontare con un sorrisi argomenti seri e attuali.

Le altre valutazioni

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