La prima vacanza non si scorda mai

Valutazione
Complesso, Problematico, Segnato da superficialità
Tematica
Amicizia, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Patrick Cassir
Durata
102'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Premières vacances
Distribuzione
I wonder pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Patrick Cassir, Camille Chamoux
Fotografia
Yannick Ressigeac
Musiche
Alexandre Lier, Sylvain Ohrel, Nicolas Weil
Montaggio
Stephan Couturier

Interpreti e ruoli

Camille Chamoux (Marion), Jonathan Coen (Ben), Camille Cottin . (Fleur), Jérémie Elkaim (Romain), Dominique Valadié (Nicole), Vincent Dedienne (Arthur)

Soggetto

Marion e Ben si conoscono su una App per incontri. Lei, avventurosa disegnatrice di fumetti, lui, ordinato e ipocondriaco, decidono di partire insieme per una vacanza in Bulgaria…

Valutazione Pastorale

Il tema della vacanza è stato molto esplorato dal cinema (in famiglia, tra amici…) e moltissimo in termini di coppia: la vacanza come inizio di una storia d’amore o come evento che ne determina la crisi. Qui Patrick Cassir, al suo primo lungometraggio, scrive la sceneggiatura con la protagonista Camille Chamoux e sceglie la vacanza come primo passo di una coppia che ancora tale non può definirsi (i due decidono di partire poche ore dopo essersi conosciuti tramite un App). Ben e Marion sono, caratterialmente, agli antipodi e il fatto di essere entrambi sulla quarantina rende le loro abitudini e aspettative più che consolidate e non facilita certo l’ adattamento reciproco. Il regista getta allo spettatore, una dopo l’altra, situazioni al limite del grottesco in una “strana” Bulgaria tra BB approssimativi e spiagge improponibili, ostelli dal vago sapore “hippy” e alberghi a quattro stelle per turisti alla ricerca di confort a prezzi convenienti. Il risultato è prevedibilissimo così come il finale, che vuole comunque dare a questa “giovane coppia” una possibilità di futuro. Tra momenti in cui si sorride o ci si irrita per il comportamento dell’uno o dell’altra, il film scorre verso l’epilogo senza però coinvolgere emotivamente lo spettatore, né offrirgli particolari spunti di riflessione: troppo poco approfonditi i caratteri dei protagonisti, delle persone che incontrano e delle situazioni che si trovano a vivere. Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come complesso, problematico e segnato da superficialità.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in una programmazione ordinaria, con preferenza per un pubblico adulto, come proposta di commedia sulla coppia e sulla nostra società caratterizzata da incontri e relazioni quanto mai provvisori e superficiali.

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