LA PROMESSA DELL’ASSASSINO

Valutazione
Discutibile, crudo * *
Tematica
Aborto, Famiglia - genitori figli, Gangster, Male, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
David Cronenberg
Durata
100'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Canada, Gran Bretagna
Titolo Originale
Eastern Promises
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
Howard Shore
Montaggio
Ronald Sanders

Orig.: Canada/Gran Bretagna (2007) - Sogg. e scenegg.: Steve Knight - Fotogr.(Panoramica/a colori): Peter Suschitzky - Mus.: Howard Shore - Montagg.: Ronald Sanders - Dur.: 100' - Produz.: Serendipity Films, BBC Films - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Viggo Mortensen (Nikolaj Luzhin), Naomi Watts (Anna Khitrova), Vincent Cassell (Kirill), Armin Mueller-Stahl (Seymon), Jerzy Skolimowski (Stepan Khitrov), Sinead Cusack (Helen), Donald Sumpter Josef Altin (Yuri), Sara Jeanne Labrosse . (Ekrem), (Tatiana)

Soggetto

A Londra Nikolai, uomo di fiducia del boss russo Semyon, incontra per caso Anna Khitrova, osterica anche lei russa, sconvolta in seguito alla morte di una ragazza durante il parto. Anna vorrebbe rintracciare i parenti della sfortunata per affidare loro il neonato. La vittima aveva un diario che Anna traduce e da cui si capisce che è stata vittima del clan Semyon. Anna diventa così un bersaglio dei sicari che vorrebbero eliminate anche il bambino. Nikolai, anche a costo di pagare caro il gesto, prende le difese di tutti e due.

Valutazione Pastorale

Vigoroso, teso, inquieto apologo sul male e sulla possibilità di riscattarsi senza chiedere in cambio sconti né ricatti. Come già in "A History of Violence" (e anche prima, e ovvio) Cronenberg getta uno sguardo timido su un protagonista depositario del male totale per accompagnarlo verso quello spiraglio di speranza che non si può e non si deve negare a nessuno, che rimette in gioco la parte compassionevole dell'uomo e lo allontana dagli istinti ferini della legge della giungla. Ancora una grande prova del regista canadese, a dimostrazione che si può andare fino in fondo sulla 'rappresentazione' del Male senza restarne prigionieri e senza indulgere nell'autocompiacimento. Sequenze molto forti inducono a prudenza ma quella vita nascente difesa dal gangster resta simbolo di qualcosa in gradi di vincere la morte. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e certo abbastanza crudo, nelle immagini e nelle situazioni. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con molta attenzione per la presenza di minori, Da recuperare in occasioni ristrette per riflettere meglio sui molti spunti narrativi che propone. Cura particolare é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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