LA REPETITION -L’altro amore

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Donna, Omosessualità, Psicologia, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Catherine Corsini
Durata
92'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Canada, Francia
Titolo Originale
La repetition
Distribuzione
Sharada Distribuzione
Musiche
Pierre Bondu e Fabrice Dumont
Montaggio
Sabine Mamou

Orig.: Francia/Canada (2001) - Sogg. e scenegg.: Catherine Corsini e Marc Syrigas - Fotogr.(Panoramica/a colori): Agnès Godard - Mus.: Pierre Bondu e Fabrice Dumont - Montagg.: Sabine Mamou - Dur.: 92' - Produz.: Les Films Pelleas - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Emmanuelle Beart (Nathalie), Pascale Bussieres (Louise), Dani Levy (Matthias), Sami Bouajila (Nicolas), Jean-Pierre Kalfon . (Walter Amar)

Soggetto

Louise e Nathalie, due amiche sui trenta anni, si rivedono dopo un decennio. Louise è odontotecnica, Nathalie è attrice di teatro: quello che da giovanissime desideravano fare entrambe. Louise è sposata, ma ora la vista di Nathalie la rende gelosa, tenta il suicidio, la segue in una recita a Copenaghen, fa in modo che il regista Amar la contatti per la "Lulù" che deve allestire. Quando tornano a Parigi, Louise scrive a Nathalie che non vuole vederla più. Ma Nathalie le telefona, poi, quando cominciano le prove di "Lulù", le due si vedono e si lasciano andare a momenti di intimità. Seguono però altre liti, quindi la decisione di restare divise per un po'. Louise allora torna a casa, litiga con il marito, gli dice che non lo ama più, lo lascia. Va da Nathalie, che è a letto malata. Passa del tempo. E' il giorno del debutto, e Nathalie recita in "Lulù" con successo. Nel dopo recita, le due amiche si incontrano ma non si fermano. Louise è con il marito, Nathalie esce dal teatro e scompare nella notte.

Valutazione Pastorale

Spiega la regista Catherine Corsini: "...ho deciso di raccontare un rapporto passionale tra due donne. Una che ottiene tutto quello che vuole con una incredibile facilità. L'altra, per la quale tutto è più laborioso, difficile. Louise è affascinata da Nathalie. Lei è quello che Louise vorrebbe essere...Volevo una relazione dove l'amore e la frustrazione fossero implicitamente legati, come due facce della stessa medaglia...". Lette queste righe, sembra già di avere visto il film. Il racconto infatti poco altro aggiunge, insistendo su una sorta di 'tira e molla' tra le due protagoniste, che si lasciano, si riprendono, si lasciano di nuovo. Se da un lato superficialità e artificiosità sono presenti in dosi abbondanti, dall'altro si affaccia qualche osservazione meno peregrina, secondo gli schemi del dramma psicologico di stampo tipicamente francese. La 'finzione' teatrale interviene a scardinare quella cinematografica e a mettere a nudo la povertà caratteriale delle due amiche, prototipi di insoddisfazione certo non esaltati né incensati dalla regista. Tra momenti più e meno riusciti, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, e contrassegnato da molte ambiguità. UTILIZZAZIONE: in considerazione di alcune scabrosità presenti, e considerato il divieto ai minori di 14 anni, il film è da ritenere non adatto alla programmazione ordinaria, per riservarlo a occasioni mirate, nell'ottica di uno studio sui rapporti letterari-psicologici-cinematografici.

Le altre valutazioni

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