LA SETTIMA ONDA

Valutazione
Consigliabile, problematico
Tematica
Animali, Cinema nel cinema, Donna, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Massimo Bonetti
Durata
87'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Ipnotica Produzioni
Soggetto e Sceneggiatura
Masssimo Bonetti, Fabrizio Lippolis, Tony Nardo Massimo Bonetti
Musiche
Pericle Odierna
Montaggio
Giuseppe Pagano

Orig.: Italia (2018) - Sogg.: Massimo Bonetti - Scenegg.: Masssimo Bonetti, Fabrizio Lippolis, Tony Nardo - Fotogr.(Scope/a col): Sebastiano "Nino" Celeste - Mus.: Pericle Odierna - Montagg.: Giuseppe Pagano - Dur.: 87' - Produz.: Luigi De Rosa, Daniele Orefice, Domenico Morra per Totem Film srl.

Interpreti e ruoli

Francesco Montanari (Tanino), Valeria Solarino (Sara), Alessandro Haber (Saverio Monti), Antonino Iuorio (Vittorio), Imma Piro (Lavinia), Donatella Pompadour (Giovanna), Tony Sperandeo (Michele Manni), Greta Sacco (Maria), Andrea Delogu (direttrice della banca), Paco De Rosa (Pasquale), Mary Marino (Mary), Antonella Bavaro (Maria Monti), Barbara Barucca (infermiera), Massimo Bonetti (chirurgo), Ciro De Rosa . (Pulcinella)

Soggetto

In una piccola località di mare, Tanino fa il pescatore ma non sempre riesce a portare a casa il necessario per se, la moglie Sara e la mamma di lei, Lavinia...

Valutazione Pastorale

Il pescatore Tanino conduce una vita aspra e faticosa. Alle difficoltà del lavoro si aggiungono i problemi della precarietà quotidiana, la casa, la voglia di cambiare attività, l'utopia dei sogni, le aspettative della moglie Sara. L'incontro con Saverio Monti sembra aprire qualche spiraglio che ben presto però si richiude. E a Tanino non resta che rivolgersi a Michele, un boss del mercato del pesce. Massimo Bonetti, di solito attore in questo caso ha preso in mano la regia per confezionare una storia quasi d'altri tempi, senza cellulari, senza computer, senza macchine. E' stata, ha detto, una scelta voluta per collocare la storia in un indefinito momento e in una vasta dimensione geografica. L'assenza di punti fermi da al tutto i toni della solitudine e della povertà. Come se a dominare fosse una sorta di rassegnazione al fato e al destino. Atmosfere letterarie, che rimandano a Verga, o a Pirandello. O forse, e con più pertinenza, al fotoromanzo, cui si indirizzano caratteri, psicologie, reazioni. Un vicenda di sottrazioni, che parla di attese, speranze, sogni. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta di racconto dai toni densi di romanticismo, di affetti sopra le righe, di sofferenze trattenute e nascoste.

Le altre valutazioni

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