L’ALBERO DEL VICINO

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Hafsteinn Gunnar Sigurosson
Durata
89'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Danimarca, Islanda, Polonia
Titolo Originale
Undir Trénu
Distribuzione
Satine Films
Musiche
Daniel Biarnason
Montaggio
Kristian Loomfjoro

Orig.: Islanda/Danimarca/Polonia (2017) - Sogg. e scenegg.: Hafsteinn Gunnar Sigurosson, Huldar Breiofjoro - Fotogr.(Panoramica/a col.): Monika Lenczewska - Mus.: Daniel Biarnason - Montagg.: Kristian Loomfjoro - Dur.: 89' - Produz.: Netop Film, Profile Pictures, Madats, One Two Films - 74^ MOSTRA INTERNAZIONAKE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2017 SEZIONE "ORIZZONTI" IN CONCORSO.

Interpreti e ruoli

Steindi Jr. (Atli), Edda Bjorgvinsdottir (Inga), Sigurour Sigurjonsson (Baldvin), Làra Johanna Jonsdottir (Agnes), Portsteinn Bachmann (Konrad), Selma Bjornsdottir (Eybjorg), Dora Johannsdottir (Rakel), Sigriour Sigurpalsdottir . (Asa)

Soggetto

Quando scopre che il marito Atli lo tradisce, Agnes lo caccia di casa. Il problema è Asia, la figlia ancora piccola...

Valutazione Pastorale

Siamo in Islanda, luogo dove, com'è noto, è meglio non contravvenire alla regola che impone una precisa armonia sociale. Per cui tra la giovane coppia dove lei, Agnes, scopre per caso lui, Atli, intento di notte a guardare un video destinato a compromettere il loro rapporto (e di conseguenza quello con la loro figlioletta), e la precaria situazione nella casa dei genitori dove lui si rifugia, risulta estremamente difficile capire quale caso sia più grave. I due genitori di Atli, Inga e Baldvin hanno un problema fisso che è diventato una ossessione: un albero fa ombra al giardino dei vicini e va tagliato. Rifiuti, dinieghi, finte cortesie: il clima peggiora di giorno in giorno, con la coppia separata sempre più in crisi, e gli anziani genitori di lui sull'orlo della crisi. Un riunione di condominio fa da detonatore, un cane ucciso e impagliato aiuta a rompere gli argini. Ormai la situazione va verso il limite e, quando la corda è troppo tirata, la crisi esplode, forte e violenta. Dopo è il silenzio che torna a dominare. La scena è fredda e agghiacciante, il nervosismo cala forte sui protagonisti. L'essere umano torna brutalmente in primo piano, lui si ferino dominatore anche del mondo animale. Una storia improntata a pessimismo con punte di nichilismo, senza sconti e pure autentica e amaramente realistica. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, pensando ad una successiva fase da affidare a dibattiti per una riflessione sulle radici del male, sull'Islanda, sul Nord Europa, sullo stato di salute del consesso sociale e civile nel 'vecchio' continente.

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