LE LOCUSTE

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Matrimonio - coppia, Psicologia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
John Patrick Kelley
Durata
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The locusts
Distribuzione
Mikado Film

Orig. : Stati Uniti (1997) - Sogg. e scenegg. : John Patrick Kelley - Fotogr. (Scope / a colori) : Phedon Papamichael - Mus. : Carter Burwell - Montagg. : Kathryn Himoff - Dur. : 126' - Produz. : Brad Krevoy, Steve Stabler, Bradley Thomas.

Interpreti e ruoli

Kate Capeshaw (Delilah Ashford Potts), Jeremy Davies (Flyboy), Vince Vaughn (Clay Hewitt), Ashley Judd (Kitty), Paul Rudd (Earlh), Daniel Meyer (Joel), Jessica Capshaw (Patsy), Jessie Robertson, Jimmy Pickens.

Soggetto

Zona rurale del Kansas, 1960. Nel bar locale arriva Clay. La sua presenza infiamma un bracciante ubriaco, la cui ragazza ha notato l'affascinante straniero. Scoppia una rissa, e Clay viene portato nella fattoria di Delilah Potts, la vedova che tiene in mano il destino del paese. Assunto come bracciante, Clay non tarda a rendersi conto della situazione. Delilah ha un figlio, Flyboy chiuso e solitario, che lei schiavizza e umilia davanti a tutti. Clay fa amicizia con Flyboy e lo aiuta ad essere più indipendente, fino al punto di fargli vivere la prima esperienza sessuale con Kitty, una ragazza del luogo molto sicura di sè. Venutane a conoscenza, Delilah cerca di interrompere questa situazione, si atteggia in modo sessualmente provocatorio con Clay e lo fa pestare dal suo amante Joel. Flyboy prova ad opporsi al ritorno della mamma, ma senza successo e restandone vittima quando scopre che Kitty non lo ama. Delilah a questo punto non può più nascondersi, e deve rivelare che da giovanissima, morta la madre, ha subito a lungo la violenza del padre, ha avuto un figlio non desiderato, si è prostituita ed ha infine sposato per pura opportunità l'anziano padrone del ranch. Dopo che Delilah é stata costretta a raccontare il proprio passato, la vita al ranch sembra incamminarsi su altri binari. Clay allora decide di lasciare il luogo e di proseguire con Kitty il cammino verso altre, imprecisate mete.

Valutazione Pastorale

Inizio anni '60, ambiente rurale, torrida estate: siamo in pieno dalle parti della narrativa di Faulkner e Steinbeck e del teatro di Tennesse Williams, oppure di certi film di Sydney Pollack o di Vincente Minnelli. I sentimenti esplodono forti,le parole volano grosse, un bicchiere di troppo serve a far perdere l'equilibrio e a dare il via a scontri dove é in gioco la sopravvivenza. Si tratta, come è facile intuire, di una materia tanti più delicata quanto più sottoposta al logorio della ripetizione e dello stereotipo. Il motivo scatenante, che fa esplodere rabbia, repressione, vendetta, è quasi sempre quello sessuale, e qui Delilah raffigura la donna che si diverte ad esibire il proprio fascino per mettere in crisi tutti gli uomini che le passano intorno. Storia di passioni forti e quindi più melodramma che dramma autentico. C'è molto margine di artificiosità e di costruito, mentre va riconosciuta all'esordiente regista la capacità di mettere bene a fuoco caratteri e atmosfere e di tenersi su livelli scopertamente più letterari che realistici. Dal punto di vista pastorale, il film, proprio per il suo andamento alterno, è da valutare come discutibile, e punteggiato da ambiguità.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film è da utilizzare in occasioni mirate, come affresco dell'America anni '60, e in relazione ai numerosi rinvii possibili sia a romanzi sia ad altri film.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV