L’ESTATE STA FINENDO

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Amicizia, Cinema nel cinema, Droga, Famiglia - genitori figli, Giovani, Metafore del nostro tempo, Morte, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Stefano Tummolini
Durata
102'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Istituto Luce Cinecittà
Musiche
Teho Teardo
Montaggio
Annalisa Schillaci

Orig.: Italia (2013) - Sogg. e scenegg.: Michele Alberico, Mattia Betti, Stefano Tummolini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Raoul Torresi - Mus.: Teho Teardo - Montagg.: Annalisa Schillaci - Dur.: 102' - Produz.: Francesco Pamphili per Film Kairos in associazione con Elido Srl.

Interpreti e ruoli

Andrea Miglio Risi (Domenico), Marco Rossetti (Fabrizio), Giuseppe Tantillo (Guido), Nina Torresi (Flavia), Nathalie Rapti Gomez (Giulia), Ilaria Giachi (Katia), Fabio Ghidoni (Davide), Stefano Fardelli (Manuel), Lucia Mascino (Alessandra), Antonio Merone (Paolo Settembrini), Antonello Fassari (Vittorio), Tiziana Avarista (zia Luciana), Lino Guanciale (poliziotti), Chiara Calpini .

Soggetto

L'estate volge al termine quando otto ragazzi alle soglie della laurea partono per passare il fine settimana in una villa sul mare di proprietà del padre di uno di loro. Nel gruppo ci sono: Domenico e Fabrizio, amici inseparabili, studenti di giurisprudenza, entrambi attratti da Flavia, sorella minore di Giulia. Ci sono inoltre Manuel, ballerino vincitore di un talent-show; Katia, ragazza un po' coatta che vuole familirizzare con gli altri; Davide, musicista alternativo; e, per la prima volta, Guido, goffo e impacciato, cugino di Domenico. All'inizio il clima è molto allegro, ma ben presto la presenza di Guido viene percepita da tutti come un peso. La tensione culmina infine in un incidente nel quale Guido perde la vita. La decisione presa dal gruppo di far sparire il cadavere e di fare finta che niente sia accaduto è destinata a restare come una macchia indelebile nel futuro di ciascuno.

Valutazione Pastorale

Stefano Tummolini ha esordito nel 2008 con "Un altro pianeta". Un esordio pieno di eccessi tutto sommato superflui, che in questa seconda opera vengono attenuati e spostati su versanti narrativi differenti. "La scelta del titolo -dice Tummolini- è venuta per caso. Ricordavo la canzone dei Righeira, un hit del 1985, e mi sembrava perfetta per inquadrare una storia che ha a che fare con il passaggio da una stagione all'altra, dalla spensieratezza alla malinconia. L'estate che sta finendo non è solo quella del calendario ma anche quella anagrafica, per tutti loro". Così, cominciato con uno spensierato tono vacanziero, il copione scivola a poco a poco verso altri territori, si circonda di luci/ombre, si tinge di dramma, sfocia nell'apologo. Il taglio si fa malinconico, carico di rimpianti, come sulla soglia di un' aspra resa dei conti rispetto alla quale il gruppo si rivela impreparato. Il regista rinuncia alla cronaca e al vero delle immagini a favore di un plot di finzione e di metafora: i giovani sono superficiali e sconsiderati, lontani dall'idea di responsabilità, chiusi nelle fughe nel sesso e nella droga. Ma la vita chiede il conto indietro. La storia va letta in filigrana, densa e sostanziosa e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, meglio se in situazioni mirate e selezionate per avviare riflessioni sul tema centrale che propone: la situazione dei giovani e la capacità di costruirsi o meno il proprio futuro. Molta attenzione è comunque da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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