LIBERA (AURORA, CARMELA E LIBERA)

Valutazione
Inaccettabile, Squallido
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
Pappi Corsicato
Durata
85'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
LIBERA (AURORA, CARMELA E LIBERA)
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Pappi Corsicato
Musiche
Autori Vari
Montaggio
Fabio Nunziata

Sogg. e Scenegg.: Pappi Corsicato - Fotogr.: (panoramica/a colori) Roberto Meddi, Raffaele Mertes - Mus.: Autori Vari - Montagg.: Fabio Nunziata - Dur.: 85' - Produz.: Hathor Film

Interpreti e ruoli

Iaia Forte (Aurora/Libera/Italia), Cristina Donadio (Carmela), Ninni Bruschetta (Pistoletta), Ciro Piscopo (Sebastiano), Manrico Gammarota (Tanino), Paola Iovinella (Immacolata), Cinzia Mirabella (Miriam), Enzo Moscato, Fiorenzo Serra, Pina Cipriani

Soggetto

AURORA (PRIMO EPISODIO) a Napoli, in un lussuoso appartamento delle torri, vive Aurora, moglie trascurata del ricco Sandro, sposato solo per interesse, il quale la tradisce continuamente. Ma nel vecchio quartiere, dove è nata, e dove si reca per una cerimonia di famiglia, tutti pensano che Aurora abbia fato un ottimo matrimonio, a cominciare dal sacerdote don Arcangelo (che sembra un omosessuale), e dalle amiche, con cui gioca a carte, le quali stimano una fortuna avere un marito sempre lontano. Chiamati degli operai per riparare un danno in casa, Aurora riconosce in uno di essi il suo antico innamorato, Pistoletta, il quale l'assedia subito con una corte insistente, facendole anche una serenata notturna, e chiedendole di diventare la sua amante, ma senza lasciare il marito. La donna rifiuta, e presto scopre che Sandro è fuggito all'estero, estinguendo tutti depositi bancari, perché è un noto lestofante. Rimasta senza danaro, Aurora trova anche l'appartamento completamente svuotato perfino dei mobili e si precipita allora in cerca di Pistoletta, ma la sorella di lui, Sisina, la scaccia, ingiuriandola e affermando che il fratello è assente. Invece il giovane "innamorato" è in casa e Sisina lo esorta a vendere presto i molti oggetti di valore, che sono stati trafugati dall'appartamento di Aurora, la quale intanto vaga sola e piangente nella notte. CARMELA (SECONDO EPISODIO) Il giovanissimo Sebastiano, appena uscito dal riformatorio, torna dalla madre Carmela, che lo accoglie affettuosamente, ma non vuol parlargli del padre, né mostrargli una sua fotografia, perché le ha distrutte tutte: era un marittimo traditore. Dopo aver provato a fare il barbiere, riuscendo solo a ferire un cliente, Sebastiano si droga, poi respinge l'assalto della matura Miriam, la sarta del piano di sopra, che tenta di sedurlo, mentre sta ultimando un abito per una sposa, che recatasi a provare, ruba alla donna delle banconote. Successivamente Sebastiano resta affascinato da Vincenzo, un giovanotto, che vende sigarette nella zona e inizia con lui un rapporto amoroso, mentre Miriam lo denuncia alla polizia, come autore del furto del denaro. Ritornato a casa, Sebastiano trova una vecchia foto, che lo ritrae coi genitori, e scopre, con enorme stupore, che Carmela è in realtà suo padre trasformatosi in donna dopo la morte della moglie. LIBERA (TERZO EPISODIO) nel quartiere popolare di Secondigliano, Libera, innamorata moglie del fannullone Tanino, lavora tutto il giorno all'edicola dei giornali, e poi in casa, nelle faccende domestiche, mentre il marito si dice malato, e non fa niente. La donna sospetta che egli la tradisca, e ne ha le prove per mezzo di una telecamera, che filma ciò che Tanino fa a letto, durante la sua assenza. La cassetta del film, prova dell'adulterio, viene però venduta per errore dal commesso dell'edicola ad un cliente pornomane, il quale ne rimane entusiasta, e chiede altre cassette della stessa serie, che è disposto a pagare ad alto prezzo. Libera decide allora di far soldi sfruttando i tradimenti del marito: prima scrittura l'amica Immacolata, di professione prostituta; poi un'altra donna, mentre Tanino si sfinisce talmente nelle giostre erotiche da chiedere di tornare a lavorare in edicola. Ma la moglie gli dice che è ancora malato e deve curarsi. Adesso Libera ha denaro, pellicce e gioielli, però nel suo cuore c'è solo amarezza.

Valutazione Pastorale

questo film grottesco e con pretese intellettuali, del quale è regista e soggettista Pappi Corsicato, mostra in tre episodi, ambienti in tre diversi quartieri di Napoli, il degrado morale della città: la disgregazione della famiglia; l'omosessualità; la droga; la criminalità. Ma l'opera non riesce a fondere, come vorrebbe, lo stile verista con quello di Almodovar, cui principalmente si ispira. Anche qualche piccola idea, che il lavoro contiene, viene soffocata dai difetti dell'insieme: cattiva direzione degli attori, che non riescono a dar vita ai caratteri dei personaggi; montaggio rallentato da molte lungaggini, e una gran quantità di particolari e accostamenti irritanti o irriverenti. Pastoralmente il film è negativo: tutto ciò che viene mostrato nella vicenda è disperato, e squallido.

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