L’IMMMAGINE DEL DESIDERIO

Valutazione
Accettabile-riserve, Scabrosità***
Tematica
Letteratura
Genere
Metafora
Regia
Bigas Luna
Durata
100'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
LA FEMME DE CHAMBRE DU TITANIC
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Cuca Canals, Jean Ispirato al romanzo "La Femme De Chambre Du Titanic" di Didier Decoin
Musiche
Alberto Iglesias
Montaggio
Kenout Peltier

Sogg.: Ispirato al romanzo "La Femme De Chambre Du Titanic" di Didier Decoin - Scenegg.: Cuca Canals, Jean-Luis Benoit, Bigas Luna - Fotogr.: (Scope/a colori) Patrick Blossier - Mus.: Alberto Iglesias - Montagg.: Kenout Peltier - Dur.: 100' - Produz.: UGC YM - La Sept Cinema - France 2 Cinema

Interpreti e ruoli

Olivier Martinez (Horty), Aitana Sanchez-Gijon (Marie), Roma- ne Bohringer (Zoè), Didier Bezace (Simeon), Aldo Maccione (Zeppe), Arno Chevrier (Al), Jean-Marie Juan (Pascal), Marianne Groves, Didier Benureau, Yves Verhoeven, Vincenzo De Carlo, Stefania Orsola Garello, Giorgio Gob- bi, Barbara Lerici.

Soggetto

Francia, 1912. Nella fonderia di una città lavora Horty, giovane operaio, sposato con Zoè impiegata a sua volta nei magazzini della fonderia. Arriva il momento del concorso annuale di resistenza organizzato dalla fonderia e anche stavolta Horty arriva primo. In questa circostanza c'è un premio d'eccezione: un biglietto di andata e ritorno per Southampton per assistere alla partenza del Titanic. Nella città inglese Horty prende alloggio nell'hotel di lusso, dove gli è stata riservata una stanzetta sottotetto. Stanco per il viaggio, va a dormire, quando alla porta bussa una giovane donna affascinante e smarrita: è una cameriera che il giorno dopo deve imbarcarsi sul Titanic ma non sa dove passare la notte. Horty accetta di ospitarla. La mattina dopo, quando si sveglia, la ragazza è scomparsa. Horty la vede da lontano e riesce solo a recuperare da un ambulante una fotografia di lei, che si chiama Maria. Tornato a casa, Horty deve sopportare le voci che parlano di un rapporto tra Zoè e il proprietario della fonderia. Comincia allora a raccontare al bar l'avventura con Marie e, quasi senza rendersene conto, il racconto si arricchisce ogni volta di più. Dopo il naufragio del Titatic e la morte, data per sicura, di Marie, Horty riprende i suoi racconti al bar, con grande rabbia della moglie. Un giorno nel locale capita Zeppe, direttore di un teatro ambulante, che vede le qualità recitative di Horty e lo convince ad affrontare una tourneè teatrale: ogni sera lui racconta la sua disperata storia d'amore con Marie. Una sera in teatro appare Marie, che è in realtà una ladruncola insieme al marito, e vuole una parte dei cospicui incassi degli spettacoli. Solo dopo essere stata pagata, la donna si allontana col marito. Per Horrty è il crollo di un sogno. Ma ora più che mai ha bisogno di raccontare una storia mai esistita.

Valutazione Pastorale

la storia, tratta dal romanzo "La cameriera del Titanic" di Didier Decoin, è sicuramente originale, piena di fantasia, ben raccontata come un gioco concentrico di scatole cinesi che si aprono successivamente. "La storia di Horty -dice il registaracconta la nascita di un grande narratore e dei mezzi che utilizza per stimolare la sua creatività. La reinvenzione dei fatti è l'essenza del suo processo creativo e lui stesso vive le sue invenzioni per fuggire da una realtà che non sopporta più". Tutto è dunque giocato sulle sottili linee di confine che corrono tra realtà e finzione, sulla capacità che ha la parola di suggestionare e di coinvolgere, sull'importanza della sincerità dei sentimenti. Girato con il ricorso ad un crescendo di colori di bella intensità e ad una piena solarità dell'immagine, il film si interroga sulla presenza delle illusioni e sulla loro necessità, ma anche sul valore degli affetti e della famiglia. Quasi una metafora, in questo senso, e dunque, dal punto di vista pastorale, da valutare positivamente, sia pure sottolineando qualche riserva per la presenza di alcune scabrosità visive. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Da proporre anche in altre situazioni, per parlare del rapporto cinema-teatro-letteratura nelle sue più ampie sfumature.

Le altre valutazioni

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