Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Bill Guttentag - Fotogr.(Panoramica/a colori): Stephen Kazmierski - Mus.: Phil Marshall - Montagg.: Jim Stewart - Dur.: 93' - Produz.: Alex Gartner, William Green, Charles Roven.
Interpreti e ruoli
Eva Mendes (Katy), David Krumholtz (Rex), Rob Brown (Byron), Katie Cassidy . (Jewel), Jay Hernandez (Pablo), Eric Lively (Brad), Monet Mazur (Abalone), Jeffrey Dean Morgan (Rick), Missi Pyle. (Plummy), Andre Braugher (Don), Danny Comden (Buck)
Soggetto
Decisa a vincere a tutti i costi la battaglia degli indici di ascolto, la produttrice televisiva Katy Coubert ottiene dalla rete il via libera per un reality estremo: sei concorrenti, pistola alla mano, dovranno sfidarsi alla roulette russa per vincere un ricco montepremi. Superati anche problemi legali e scelte le persone, lo spettacolo va in onda. Quando, dopo che i primi si sono 'salvati', il proiettile entra nella tempia di un giovane che muore sul colpo, Katy comincia a sentirsi male. Gli indici sono stati altissimi, ma il prezzo da pagare é forte. Subito dopo la donna appare in pubblico per commentare gli esiti, ma qui qualcuno gli spara e la uccide. Un anno dopo parte la seconda edizione del reality.
Valutazione Pastorale
L'obbligo di essere i primi nella gara degli ascolti obbliga i responsabili a sposare sempre più in avanti la soglia del rischio. Qui si arriva direttamente al gioco tra vita e morte, per guadagnare una somma così forte che permetterebbe di risolvere molti problemi. Di chi è la colpa allora? Di chi pensa e realizza, di chi accetta le regole? O, magari, di chi decide di assistere da casa a quelle esibizioni? In tutti i casi vince quel 'voyeurismo' deteriore che solletica i peggiori istinti dell'individuo e non lo fa più essere 'persona'. Sono temi grossi che coinvolgono in tutto il mondo la televisione e il suo stravolgere le regole del vivere comune. Il racconto dunque è di attualità, anche se il copione non è sempre convincente, forse un po' approssimativo e tirato via. Ma con l'argomento della morte in diretta c'è poco da scherzare. Tra momenti riusciti e altri meno, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso e certamente problematico.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori e piccoli, da tenere anche in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD. Da proporre per riflettere sull'argomento proposto.