LO SCHIACCIANOCI

Valutazione
Consigliabile, poetico
Tematica
Animali, Bambini, Famiglia - genitori figli, Musica
Genere
Fantastico
Regia
Andrej Konchalovsky
Durata
107'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Gran Bretagna, Ungheria
Titolo Originale
The Nutcracker
Distribuzione
M2 Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Chris Solimine, Andrej Konchalovsky dal racconto di E.T.A. Hoffman
Musiche
Tim Rice
Montaggio
Henry Richardson, Andrew Glen, Mathieu Bélanger

Orig.: Gran Bretagna/Ungheria (2010) - Sogg.: dal racconto di E.T.A. Hoffman - Scenegg.: Chris Solimine, Andrej Konchalovsky - Fotogr.(Scope/a colori): Mike Southon - Mus.: Tim Rice - Montagg.: Henry Richardson, Andrew Glen, Mathieu Bélanger - Dur.: 107' - Produz.: Andrej Konchalovsky, Paul Lowin, Laura Julian.

Interpreti e ruoli

Elle Fanning (Mary), Richard E.Grant (padre di Mary), Nathan Lane (zio Albert), John Turturro (Re Topo), Frances De La Tour (Frau Eva), Julia Vysotsky ( regina Topo), Aaron Michael Drozin (madre di Mary/fata della neve), Daniel Peacock (Max), Attila Kalmar (Gielgud), Hugh Sacks (Screech), Fernanda Dorogi . (Tinker)

Soggetto

Vienna, anni 20 del secolo scorso. E' Natale, i genitori escono e la piccola Mary è molto triste. A consolarla arriva lo zio Albert con un imprevisto regalo: una casa piena di pupazzi, in particolare uno schiaccianoci magico che, poco dopo, si anima e trascina con sé un fantastico mondo abitato da fate, giocattoli, musica. Su questo universo felice incombe però la minaccia del Re Topo, che vuole distruggere gli umani e prendere il potere assoluto. Fatto prigioniero lo schiaccianoci, tocca a Mary farsi coraggio e, con l'aiuto di nuovi amici, cercare la strategia giusta per liberarlo, sconfiggere il malvagio avversario e ripristinare l'equilibrio precedente.

Valutazione Pastorale

Sia il racconto di Hoffman sia alcuni brani dall'opera di Ciaikovskij restano solo un pretesto iniziale. Da questi due elementi infatti Konchalowsky si muove per costruire una storia affidata ad una fantasia sbrigliata e sovrabbondante. Se, andando a stringere, motore di tutto resta la lotta tra bene e male (declinata sul piano storico-politico e su quello dell'incomprensione genitori-figli), il regista non è andato tanto per il sottile, costruendo un caleidoscopio di colori, umori, riferimenti tanto affascinante quanto confuso, debordante, frammentario. Il risultato visivo è di valore, in un contesto però spezzetato, incerto, con qualche eccesso di immagini angosciose. Si può dire che il copione è risultato troppo ricco ed è sfuggito al controllo dell'autore. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e poetico per la sua ispirazione lirica tra letteratura e musica.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e anche come proposta per ragazzi e adolescenti.

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