L’OSPITE INATTESO

Valutazione
Accettabile, Problematico, Adatto pe dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Giustizia, Politica-Società, Rapporto tra culture, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Tom McCarthy
Durata
103'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Visitor
Distribuzione
Bolero Film
Musiche
Jan A. P. Kaczmarek
Montaggio
Tom McArdle

Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg. e scenegg.: Tom McCarthy - Fotogr.(Panoramica/a colori): Oliver Bokelberg - Mus.: Jan A. P. Kaczmarek - Montagg.: Tom McArdle - Dur.: 103' - Produz.: Michael London, Mary Jane Skalski, Jeff Skoll.

Interpreti e ruoli

Richard Jenkins (prof. Walter Vale), Hiam Abbass (Mouna Khalil), Haaz Sleiman (Tarek Khalil), Danai Gurira (Zainab), Marian Seldes (Barbara), Maggie Moore (Karen), Michael Cumpsty (Charles), Bill McHenry (Darin), Richard King (Jacob), Neal Lerner . (Martin)

Soggetto

Tornato a New York, il professor Walter Vale, docente di economia, trova insediata nella sua casa una coppia di giovani clandestini, il siriano Tarek e la senegalese Zainab. Dopo il primo momento di sorpresa, li invita a restare, almeno finché non avranno trovato un'alternativa. Tarek fa emergere nel solitario Walter una passione per la musica africana ma un giorno, mentre sono insieme nella metropolitana, il giovane viene fermato per un banale motivo. Scoperto che è clandestino, viene rinchiuso in carcere in attesa del rimpatrio. Walter prende a cuore la situazione, vuole evitare l'espulsione. A New York arriva anche Mouna, la mamma di Tarek, che a sua volta é accolta a casa del professore. Insieme i due fanno l'impossibile per salvare la situazione. Ma il fatto che la mamma non abbia dato risposta tempo prima all'ingiunzione di rimpatrio rende tutto inutile. Tarek torna in Siria. Walter accompagna la donna all'aeroporto.

Valutazione Pastorale

Notevole la capacità di affrontare problemi grossi senza strepitare, senza alzare la voce ma anzi con misura e estrema sensibilità. Indimenticabile il ritratto che del professor Vale costruisce Richard Jenkins, fin qui caratterista di rango e ora protagonista a tutti gli effetti: un uomo qualunque, grigio e disilluso, che riscopre all'improvviso la voglia di interessarsi a ciò che gli succede intorno. Un cambiamento tutto costruito dal di dentro, che esplode solo in carcere davanti alla guardia e al rispetto implacabile e per lui irrazionale delle regole. C'é denuncia, netta, lucida, ma con la consapevolezza che certe leggi non vanno stravolte, e che la severità in certi casi va mantenuta. Vale non è più lo stesso e, in ogni caso, quell'ospite gli ha aperto gli occhi sulla realtà e sulla fatica di tanti per vivere una esistenza dignitosa. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e in numerose altre occasioni, per avviare riflessioni sugli agomenti attuali che propone.

Le altre valutazioni

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