LOST IN LA MANCHA

Valutazione
Accettabile, realistico
Tematica
Cinema nel cinema
Genere
Documentario
Regia
Keith Fulton, Louis Pepe
Durata
89'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Lost in La Mancha
Distribuzione
Mikado Film
Musiche
Miriam Cutler
Montaggio
Jacob Bricca

Orig.: Gran Bretagna (2001) - Sogg. e scenegg.: Keith Fulton, Louis Pepe - Fotogr.(Panoramica/a colori): Louis Pepe - Mus.: Miriam Cutler - Montagg.: Jacob Bricca - Dur.: 89' - Produz.: Lucy Darwin.

Soggetto

Il settembre 2000 é il mese previsto per l'inizio delle riprese del film su Don Chisciotte diretto da Terry Gilliam. Riuscito a trovare in Europa i 32 milioni di dollari necessari alla realizzazione, il regista inglese arriva a Madrid otto settimane prima per impiantare la produzione e studiare le location. I problemi cominciano quasi subito: la troupe ha grossi problemi di comunicazione per le varie lingue presenti; gli attori sono assenti perchè impegnati in altri progetti; ci sono cavalli non addestrati e set inutilizzabili perchè troppo rumorosi. Gilliam continua a fare progetti, mentre i burattinai provano eserciti di marionette a misura d'uomo. Arrivano Jean Rochefort e Johnny Depp e riescono a fare le prove dei rispettivi ruoli. Ma pochi giorni dopo l'inizio delle riprese, succede di tutto: un nubifragio improvviso distrugge tutte le attrezzature; poco dopo Rochefort si ammala, viene portato via, andrà a Parigi a farsi operare di prostata. Al sesto giorno la produzione è in ginocchio e si ferma. La notizia di non potere comunque più contare su Rochefort fa scrivere la parola fine. Ora entrano in ballo i funzionari delle assicurazioni, tuttora proprirtari del copione. Che Gilliam sta cercando di ricomprare.

Valutazione Pastorale

Terry Gilliam, già regista dei Monthy Pyton e di titoli quali "Brazil", "Le avventure del barone di Munchausen", "La leggenda del Re pescatore", "L'esercito delle 12 scimmie", riesce, dopo 10 anni di lavoro, a creare le premesse per dare il via al film su Don Chisciotte, così a lungo sognato. Ma se il cinema è sogno, la realtà spesso si incarica di distruggerlo. Tutto il lavoro svolto, le riunioni, i sopraluoghi, le attese, la gioia, la speranza, la delusione sono qui raccolte in un documentario che è testimonianza ma insieme anche storia. Parla Gilliam, parlano i suoi assistenti, i produttori, gli attori, la troupe. Varie lingue si incrociano e si confondono: sul set l'incontro multiculturale è assicurato. I due autori ci fanno entrare dal vivo nei mille problemi legati all'allestimento di un film. Un 'dietro le quinte' per più versi curioso, anche se in certi momenti un po' ripetitivo e, anche questo, forse non del tutto 'genuino'. Interessante risulta il verificare la distinzione di ruoli tra il regista e i suoi aiutanti. Utile l'aggiunta di informazioni su altri film 'maledetti' ispirato a don Chisciotte, tra cui quello di Orson Welles. Jean Rochefort sembrava un protagonista perfetto e forte é il rammarico per non averlo potuto ammirare. Il film ha un taglio quasi didattico e, dal punto vista pastorale, é da valutare come accettabile e nell'insieme certamente realistico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come proposta per studenti nell'ambito della tematica 'cinema nel cinema'.

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