Orig.: Italia (2000) - Sogg.: Stefano Marcocci, Fabio Rosi, Domenico Tomassetti liberamente ispirato al romanzo "L'ultima lezione" di Ermanno Rea - Scenegg.: Stefano Marcocci, Fabio Rosi, Domenico Tomassetti, Salvatore De Mola, Gianni Mastrangelo, Massimo Martella - Fotogr.(Normale/a colori): Werther Germondari - Mus.: Matilda Mothers Project - Montagg.: Alessandro Corradi - Dur.: 90' - Produz.: Dario Formisano, Roberto Gambacorta per Riverfilm.
Interpreti e ruoli
Roberto Herlitzka (Federico Caffé), Ignazio Oliva (Andrea Collalti), Chiara Conti (Monica Collevecchio), Luciano Federico (Fabrizio Frattini), Paolo De Vita (Milesi), Paolo Sassanelli (Boncompagni), Francesco Capitano, Marco Mario De Notaris
Soggetto
A Roma, nella notte del 14 aprile 1987, il professor Federico Caffè, economista di fama e già titolare di cattedra alla Sapienza, esce dalla propria casa a Monte Mario, si incammina nella notte e scompare. Di lui, a partire da quel giorno, non si hanno più notizie. Andrea, un suo ex allievo poi non laureatosi, e altri studenti e assistenti, si mettono a disposizione della polizia per collaborare alle ricerche. Mentre si trovano nei boschi di Monte Mario, Andrea incontra dopo molto tempo Monica, conosciuta e poi persa di vista. I ricordi di episodi di vita di Caffè si affollano nella mente di Andrea (tramite flashback), mentre molti scrupoli gli vengono in merito al lavoro che sta facendo presso la Consob e al ventilato progetto Edilfin. Tempo dopo, superato qualche screzio, Monica e Andrea vivono insieme. Ma il rapporto dura poco, perchè Monica ha messo gli occhi sulle carte Edilfin, ne parla ad Andrea, lui si innervosisce, e lei lascia la casa. Riguardo al prof. Caffè non emergono notize precise. Le ipotesi parlano o di suicidio o di ritiro in un convento. Altri immagini del passato scorrono, legate agli interventi pubblici e più propriamente politici del professore. Al posto di lavoro, quando si parla del progetto Edilfin a lui affidato, Andrea trova il coraggio per denunciare gravi irregolarità. Licenziato, entra però nel gruppo di lavoro alla Facoiltà di Economia che si muove nel ricordo di Caffé. E poi ritrova anche Monica.
Valutazione Pastorale
Intorno alla scomparsa del prof. Caffé, lunghi anni di ricerche non sono ancora approdati ad alcun risultato. Nemmeno a quello di fondo: se cioé é ancora vivo o é deceduto. Un mistero, a lungo andare uscito anche dalle cronache quotidiane e che opportunamente questo film riporta alla luce. Lavorando con alcuni collaboratori sul romanzo scritto da Ermanno Rea, l'esordiente regista Fabio Rosi costruisce il racconto come una sorta di diario a flashback. Si rivedono momenti degli anni Settanta e, oltre a verificare il metodo del professore, l'approccio severo e inflessibile all'insegnamento e al rapporto con gli studenti, si torna a passaggi cruciali della vita italiana di quel periodo: terrorismo, anni di piombo, forti contrapposizioni ideologiche. E, alla fine tutte le ipotesi riguardanti il professore vengono messe in campo in una sorta di 'giallo' senza soluzione. Ad un certo punto la materia trattata risulta più interessante del film stesso: che è fin troppo acerbo, insipido e gravato da molte ingenuità narrative. Resta l'interesse per la proposta, e il film, comunque misurato, dal punto di vista pastorale é da valutare come accettabile,e soprattutto realistico. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si presta per una utilizzazione mirata, per tornare a riflettere su una figura dimenticata e sun periodo centrale della recente storia italiana.