Orig.: Italia (2011) - Sogg. e scenegg.: Gian Alfonso Pacinotti liberamente ispirati al romanzo a fumetti "Nessuno mi farà del male" di Giacomo Monti - Fotogr.(Scope/a colori): Vladan Radovic - Mus.: Valerio Vigliar - Montagg.: Clelio Benevento - Dur.: 96' - Produz.: Domenico Procacci per Fandango in collaborazione con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Gabriele Spinelli (Luca Bertacci), Anna Bellato (Anna Luini), Luca Marinelli (Roberta), Teco Celio ; Stefano Scherini (Giuseppe Geri), Roberto Herlitzka (l'americano), Paolo Mazzarelli (padre di Luca), Sara Rosa Losilla (Walter Rasini), Vincenzo Illiano (aliena), Ermanna Montanari (Carmen. (Gabriele)
Soggetto
Giornali e televisioni annunciano l'arrivo sulla Terra di esseri provenienti da altri pian eti. Luca Bertacci non è particolarmente turbato. Uomo solitario, scontroso, barista in una sala bingo, talvolta in visita all'anziano padre in campagna, Luca è attratto dalla vicina ma non lo confesserà mai. Il suo migliore amico è invece il trans Roberta, e quando, al termine di una lite con i suoi colleghi di bingo, Roberta viene uccisa, Luca cade nella depresione. In campagna però l'aliena è arrivata davvero, e il padre ne è tanto entusiasta subito quando triste al momento in cui lei deciderà di andare via. Forse la felicità è legata gli extraterrestri?.
Valutazione Pastorale
Vignettista, autore di storie e libri a fumetti, illustratore per quotidiani, Gian Alfonso Pacinotti (nato nel 1963) esordisce al cinema con una storia "...ambientata in Italia nel futuro. Solo qualche anno più avanti. Diciamo tre. Non di più (...) A noi interessa la mutazione nel cuore di Luca Bertacci, come questo arrivo cambierà la sua condizione esistenziale(...)". La prima parte è semplice e accattivante. E' azzeccato quel condominio geometrico e freddo che corrisponde con esattezza allo spaesamento di Luca, neutro tra i neutri. Andando avanti però, la lucidità narrativa un po' si perde: sbrigativo l'arrivo dell'aliena, affrettato il contorno dei colleghi di Luca, eccessivamente sopra le righe la sequenza dell'uccisione di Roberta. Si arriva alla fine in modo alquanto sfilacciato, restando l'impresione di un esperimento simpatico ma in generale fine a se stesso. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e caratterizzato da superficialità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per minori e piccoli. Stessa cura è da tenere n vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.
