L’uomo del labirinto

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Letteratura, Male, Metafore del nostro tempo, Psicologia, Violenza
Genere
Giallo, Thriller
Regia
Donato Carrisi
Durata
130'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
L’uomo del labirinto
Distribuzione
Medusa
Soggetto e Sceneggiatura
Donato Carrisi
Fotografia
Federico Masiero
Musiche
Vito Lo Re
Montaggio
Massimo Quaglia
Produzione
Maurizio Totti, Alessandro Usai. Casa di produzione Gavila, Colorado Film.

Interpreti e ruoli

Toni Servillo (Bruno Genko), Dustin Hoffman (Dottor Green), Valentina Bellé (Samantha Andretti), Vinicio Marchioni (Simon Berish)

Soggetto

Bruno Genko, investigatore privato, è chiamato a indagare sulla scomparsa di una ragazza rapita mentre si recava a scuola. Quindici anni dopo, la giovane si risveglia ricoverata in una struttura, senza ricordare nulla dell’accaduto…

Valutazione Pastorale

Anno 2017, lo scrittore Donato Carrisi esordisce al cinema, adattando il suo romanzo “La ragazza nella nebbia”, thriller esistenziale con Toni Servillo. Oggi, a distanza di due anni, torna con un progetto analogo. Il punto di partenza è sempre un suo romanzo, “L’uomo del labirinto”; resta il taglio da “giallo” psicologico, ma le ambizioni sembrano cresciute. Il racconto è infatti più intricato, a tratti palesemente psicanalitico, ma con rischi di sfociare nell’inverosimile. Riproponendo Toni Servillo, stavolta nel ruolo di investigatore privato, Carrisi gli affianca Valentina Bellè (la ragazza rapita) e un veterano di Hollywood, quasi un monumento, come Dustin Hoffman nel ruolo del dottor Green. Parte con i tre protagonisti (ma quasi mai insieme in scena) un viaggio fisico e mentale alla ricerca della verità. Carrisi utilizza come filo conduttore uno stile claustrofobico, facendo svolgere gran parte dell’azione in un unico ambiente, una stanza chiusa. Ne consegue un pathos sempre elevato di fronte al quale la narrazione non scorre sempre fluida ma talvolta avanza in modo appesantito e ridondante. Anche in questo caso c’è il rischio che la soluzione dell’enigma non sia pari alle attese create. Dal punti di vista pastorale, il film è complesso e problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, adatto a un pubblico adulto per le immagini crude e cariche di tensione.

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