Sogg.: Tratto dal romanzo "The Rainmaker" di John Grisham - Scenegg.: Francis Ford Coppola - Foto-gr.: (Scope/a colori) John Toll - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: Barry Malkin - Dur.: 135' - Produz.: Michael Douglas, Steven Reuther, Fred Fuchs
Interpreti e ruoli
Matt Damon (Rudy Baylor), Danny De Vito (Deck Shifflet), Jon Voight (Leo F.Drummond), Claire Danes (Kelly Riker), Mary Kay Place (Dot Black), Danny Glover (giudice Tyrone Kipler), Mickey Rourke (Bruiser Stone), Virginia Madsen, Roy Scheider, Teresa Wright, Johnny Whitworth, Dean Stockwell, Andrew Shue, Red West
Soggetto
Da poco laureatosi in giurisprudenza, Rudy Baylor è pieno di ideali ma subito si scontra con la realtà dei fatti. Il bisogno di lavorare comunque lo porta a cercare clienti e casi legali ovunque sia possibile trovarli. Ma questo significa frequentare tipi di dubbia fama per sbarcare il lunario mentre, allo stesso tempo, egli vuole combattere le ingiustizie di un sistema giuridico che favorisce i ricchi e i potenti. Rudy così viene assunto da Bruiser Stone, losco avvocato legato alla criminalità di Memphis. Qui conosce Deck Shifflet, uno che non ha mai superato l'esame di ammissione ma che conosce tutti i retro-scena del sistema legale. Con lui entra in contatto con Dot Black, una donna il cui figlio sta morendo di leucemia e al quale l'assicurazione non vuole ricono-sce alcuna indennità per le cure. Rudy comincia a seguire il caso in prima per-sona, e poi, convinto da Deck, lascia lo studio di Bruiser. I due si mettono in proprio e decidono di andare a fondo in quello che è l'unico caso che hanno per le mani. Si tratta di sfidare la Great Benefit, una delle più grandi società d'assicurazione, rappresentata dal famoso avvocato Leo F. Drummond. Mentre in ospedale conosce e comincia a proteggere Kelly Riker, una ragazza violen-tata dal marito, Rudy va avanti e, aiutato dalla comprensione di Tyrone Kipler, giudice di colore alla prima causa, porta in tribunale la compagnia. Qui l'abilità di Drummond, che smonta la testimonianza di alcuni impiegati della ditta, sembra far prevalere le ragioni del più forte, ma , dopo l'interrogatorio di Wil-fried Keeley, amministratore delegato, Rudy, nella replica finale, riequilibra la situazione, facendo vedere una confessione filmata del ragazzo morente. La giuria condanna la Great Benefit, ma la multa è così pesante (50 milioni di dol-lari) che la società fallisce e loro due non percepiscono alcun beneficio econo-mico. Rudy si interroga sul proprio futuro: dovrà diventare un altro Drum-mond, un altro pescecane nell'acqua sporca?
Valutazione Pastorale
tratto dal romanzo omonimo di John Grisham, il film può essere considerato un esempio di quel genere di ispirazione civile, che punta in maniera decisa laccento su alcune palesi ingiustizie del sistema sociale americano. Qui ad essere preso di mira è lintreccio che si crea tra avvocati, tribunali e società di assicurazione, un triangolo dentro il quale il cittadino rischia spesso di rimane indifeso e strangolato. Dallaltra parte cè il giovane avvocato, fresco di laurea e animato da belle speranze che, con coraggio e abnegazione, riesce a condurre in porto una dura battaglia per laffermazione di un elementare diritto del cittadino. Film quindi mosso dai migliori propositi (una violenta denuncia di coloro che abusano della professione) e tuttavia non sempre limpido e coerente: un po di facile moralismo si affaccia nelle sequenze in tribunale, dallesito fin troppo prevedibile, e molto sbrigativo è il modo con cui si liquida lepisodio dellomicidio del marito di Kelly. Va poi rilevato che anche il finale rimane in sospeso sulle indecisioni del giovane circa il proprio futuro. Nellinsieme perciò il film, dal punto di vista pastorale, rimane caratterizzato da una certa ambiguità. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. In contesti più ristretti è da proporre per avviare riflessioni sugli argomenti, molto attuali, che caratterizzano la vicenda: lavvocato, il giudice, lassicuratore, la necessità di un codice deontologico, il rapporto col cittadino, il bene e il male della professione.