L’UOMO OMBRA **

Valutazione
Accettabile, Brillante
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Russell Mulcahy
Durata
101'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE SHADOW
Distribuzione
Cecchi Gori Group
Soggetto e Sceneggiatura
David Koepp
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Peter Honess

Sogg. e Scenegg.: David Koepp - Fotogr.: (panoramica/a colori) Stephen H.Burum - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Peter Honess - Dur.: 101' - Produz.: Martin Bregman, Willi Baer, Michael S. Bregman

Interpreti e ruoli

Alec Baldwin (Lamont Cranston), John Lone (Shiwan Khan), Penelope Ann Miller (Margo Lane), Ian Mc Kellen (Reinhardt Lane), Tim Curry (Farley Claymore), Jonathan Winters, Brady Tsurutani, Peter Boyle

Soggetto

lasciato il Tibet, dove è stato ammaestrato dal saggio Tulku, l'ex signore della guerra Ying Ho, già efferato tiranno, e ora celato sotto le spoglie del fatuo e ricchissimo playboy Lamont Cranston, giunge a New York nel 1930. Quando il crimine si scatena, eccolo vestire la maschera inquietante dell'Uomo Ombra per punire e ridicolizzare i malvagi. Improvvisamente arriva in un sarcofago l'ultimo discendente di Gengis Khan, Shiwan Khan, con il preciso intento di conquistare il mondo. Dapprima Shiwan cerca di tirare Lamont dalla sua parte, contando sul suo oscuro passato non ancora del tutto domato; quindi lotta apertamente con lui che frattanto è attratto e spaventato dalla bella Margo Lane, figlia di uno scienziato, Reinhardt, che sta lavorando ad un esperimento segreto per conto di Farley Claymore, che corteggia invano Margo. Costei, dotata di poteri telepatici, intuisce la doppia personalità di Lamont, che cerca di depistarla. Frattanto, intuite le possibilità distruttive dei due congegni progettati da Reinhardt Lane e Farley Claymore, che rende suoi schiavi, Shiwan fa assemblare questi congegni in una bomba in grado di distruggere tutta New York se non otterrà il dominio degli Stati Uniti. Scampato ad una trappola mortale tesagli da Claymore in un serbatoio idrico, grazie all'intervento di Margo, chiamata telepaticamente, Lamont assale il rivale nella sua sede invisibile, posta al centro di New York, l'hotel Monolyte, dove, in un carosello di colpi di scena ed esibizioni paranormali, riesce a sopraffarlo. La città e gli esseri umani sono così salvi.

Valutazione Pastorale

l'uomo ombra, una sorta di Batman che anziché sulla tecnologia del “pipistrellone” conta sul paranormale, si muove al solito in una città spietata, splendidamente ricostruita e fotografata per un film d'evasione. Tutto con una spettacolarità che pur puntando sull'effetto e sul roboante, non manca di un certo piglio favolistico che tutto sommato non guasta, per chi va in cerca di evasione pura, senza complessità psicologiche o sociologiche. Fumetto cinematografico allo stato puro, con personaggi del tutto artificiali e con tematiche del tutto scontate e sostenuto da una colonna perfettamente in carattere, roboante e rutilante di echi mahleriani e straussiani, con forse più di un'autocitazione da parte di Goldsmith. Spettacolo senza volgarità, e con le scene di violenza abbondantemente esorcizzate dal clima fantastico, fracassone e farcito di effetti spettacolari con cui il regista e gli sceneggiatori le diluiscono. La scenografia, assai suggestiva quella della città anni 30' e accurata e sontuosa quella degli interni, merita una menzione speciale.

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