MARIO, MARIA E MARIO *

Valutazione
Discutibile, Realistico
Tematica
Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Ettore Scola
Durata
111'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
MARIO, MARIA E MARIO
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Ettore Scola, Silvia Scola
Musiche
Armando Trovaioli
Montaggio
Raimondo Crociani

Sogg. e Scenegg.: Ettore Scola, Silvia Scola - Fotogr.: (panoramica/a colori) Luciano Tovoli - Mus.: Armando Trovaioli - Montagg.: Raimondo Crociani - Dur.: 111' - Produz.: Mass Film, Studio El Matopigia, Roma, Les Films Alain Sarde, Filmtel, Paris

Interpreti e ruoli

Giulio Scarpati (Maio Boschi), Valeria Cavalli (Maria Boschi), Enrico Lo Verso (Mario), Laura Betti, Willer Bordon, Rosa Ferraiolo, Giorgio Giuliano, Giancarlo Lizzani, Bedy Moratti, Giovanni Baghino, Jacques Alric, Pierre Forget

Soggetto

due giovani coniugi comunisti Mario e Maria Boschi, conducono un'ordinaria vita di lavoro: lui al giornale dell'Unità, lei in una merceria, un po’ tesi, come tanti, per la necessità spesso concitata di conciliare gli inesorabili impegni lavorativi con le cure e gli orari di due vivacissimi figlioletti. A turbare il tran tran quotidiano dei due è la crisi che sorge all'interno della sezione del loro partito al momento della proposta del comunista Occhetto di cambiare nome e simbolo al P.C.I. Mario è per il SI, Maria per il NO, e il dissidio politico rischia di incrinare l'armonia coniugale. Tale rischio si accentua quando in sezione un altro Mario –un giovane conoscente, che Maria spesso incontra accompagnando a scuola il suo bambino più piccolo fa un intervento disadorno, ma convinto, in favore del NO. Maria ritrova in questo uomo l'antica intesa che prima aveva con suo marito e, approfittando dell'assenza di questi, trascorre una serata con Mario "due". Questa situazione determina in Maria una "strana" malattia della quale Boschi intuisce l'essenza a tal punto da consigliare alla moglie di allontanarsi. Poi tutto si dissolve senza un perché: Mario "due" cessa di essere un pericolo per i Boschi, e la famiglia si ricompone.

Valutazione Pastorale

il film narra fatti che sono ancora troppo "contemporanei" e quindi non visti col necessario distacco critico dal regista. L'intento di far quadrare un 'ordinaria crisi coniugale con la crisi politica di un partito, proponendo la prima come metafora della seconda, non è riuscito. Quello che è certo è che il film risulta sbiadito e didascalico, nonostante passaggi felici, fotografia appropriata e recitazione apprezzabile. Vivace e realistica la prima parte, col risveglio della famigliola, l'affrettarsi di Mario e Maria nei preparativi per la colazione, nelle corse dietro ai due ragazzini per vestirli, facendo attenzione che mettano nello zainetto l'occorrente e non combinino guai. Felice la naturalezza "neutra" dei primi incontri di Maria con Mario "due" nei pressi della scuola dei figli e nei raduni in sezione; significativa la rottura di due anziani comunisti uno drasticamente per il NO, l'altro per il SI che da inseparabili amici si trasformano in avversari. Meno convincenti altri passaggi, singolarmente quello dei neo-fascisti intenti a "decorare" di svastiche muri e porte, con la rissa e il pestaggio che ne segue, a scoperto monito: se ci dividiamo noi, a sopraffare saranno loro. Carenti gli altri ritratti di famiglia, la psicologia dei personaggi.

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