MATRIMONIO AL SUD

Valutazione
Consigliabile, semplice
Tematica
Famiglia, Il comico, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Paolo Costella
Durata
80'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa
Soggetto e Sceneggiatura
Paolo Costella, Gianluca Bomprezzi Massimo Boldi, Paolo Costella, Gianluca Bomprezzi
Musiche
Michele Braga
Montaggio
Mauro Bonanni

Orig.: Italia (2015) - Sogg.: Massimo Boldi, Paolo Costella, Gianluca Bomprezzi - Scenegg.: Paolo Costella, Gianluca Bomprezzi - Fotogr.(Scope/a colori): Agostino Castiglioni - Mus.: Michele Braga - Montagg.: Mauro Bonanni - Dur.: 80' - Produz.: Fabio Boldi e Claudio Saraceni per Mari Film e Idea Cinema.

Interpreti e ruoli

Massimo Boldi (Lorenzo Colombo), Biagio Izzo (Pasquale Caprioli), Paolo Conticini (Gegé), Debora Villa (Giulia), Barbara Tabita. (Anna), Fatima Trotta (Sofia), Luca Peracino (Teo), Enzo Salvi (Lello), Gabriele Cirilli (Maurizietto), Loredana De Nardis (Charlotte), Ugo Conti (Busacca), Gisella Donadoni (Luisella), Peppe Barra (don Gaetano), Salvatore Misticone (Santino), Maria Del Monte (Nunzia), Carolina Marconi . (Moira)

Soggetto

Lorenzo Colombo, piccolo industriale lombardo, e Pasquale Caprioli, pizzaiolo napoletano, scoprono che i rispettivi figli (Teo per lui e Sofia per lei, conosciutisi all'università di Trento) hanno intenzione di sposarsi. Il matrimonio sarà celebrato nella zona di residenza della famiglia di lei. Ecco dunque Colombo, milanese tutto d'un pezzo, costretto ad andare al Sud. Dove ne capiteranno di tutti i colori...

Valutazione Pastorale

"Il conflitto tra Nord e Sud è una costante del cinema italiano dagli anni Cinquanta ad oggi. Si può dire che faccia proprio parte della struttura tradizionale della commedia italiana". Così Massimo Boldi ha detto, presentando questo suo più recente film. "Non un cinepanettone -ha aggiunto- ma una storia corale nella quale cerchiamo di giocare con i luoghi comuni, che sono più radicati nei genitori, mentre i più giovani, i figli vedono un mondo diverso e non esitano a prendersi in giro". Fin dal titolo e dalla prime sequenze il film scopre le proprie carte e su quelle scorre senza intoppi. Nel senso però che, non rischiando praticamente alcunché in termini di plot, dialoghi, caratteri, ogni passaggio diventa scontato e prevedibile, quasi 'telefonato'. Il copione attinge in ogni modo il meglio/peggio da un gruppo di attori/caratteristi che fanno coesione e coralità. Ognuno riflette uno spicchio di un puzzle nazionale tenuto in piedi più da singole iniziative che da convincenti exploit. Boldi sostituisce le vecchie spalle vanziniane e neriparentiane con volti di svelto affidabilità. Forse Boldi vuole dimostrare a se stesso che niente è cambiato. Finchè regge la barriera Milano/Roma/Napoli, un po' di futuro è assicurato. Ma fino a quando? Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e del tutto semplice.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta di commedia leggera, di facile e immediato consumo.

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