Sogg.: Ispirato al romanzo "Les lamentations de Jeremiah" di Teri White - Scenegg.: Bernard Stora, Claire Devers - Fotogr.: (panoramica/a colori) Etienne George - Mus.: Philippe Sarde - Montagg.: Marie Castro- Dur.: 100'- Produz.: Les Films Alain Sarde, TF1 Film Productions
Interpreti e ruoli
Philippe Noiret (Max), Christopher Lambert (Jeremie), Jean-Pierre Marielle (Almeida), Charles Assas (Nick Costa), Christophe Odent (Cohen), Feodor Chaliapin jr. (Marberg), Thierry Gimenez ) (Richard), Jean-Pierre Miquel, Josè Quaglio, Christine Dejoux, Michèle Laroque, Volker Marek, Patick Rocca
Soggetto
ingaggiato ogni tanto da una banda come killer di complemento, ma insoddisfatto del lavoro, il giovane Jérémie è incaricato di uccidere un certo Max. Tanto Jérémie è scriteriato e un po' balordo, quanto l'altro è un quieto pensionato, elegante e dai gusti raffinati, un killer professionista, diventato scomodo a qualcuno che conta. Il giovane rimane subito affascinato da modi ed esperienza di Max, il cui assassinio gli ripugna, mentre l'altro anche se ha capito benissimo il retroscena lo prende a ben volere e lo accoglie in casa e, poiché per 700 milioni ha accettato da un anziano boss di uccidere Nick Costa (altro capo malavitoso), tiene Jérémie come complice. Per l'attentato i due sono acquattati fra i cespugli di un parco privato: mentre una parte della villa salta in aria (l'apprendista si è incaricato dell'esplosivo) , Max ha mirato alla testa di Costa, mentre questi si trovava in piscina. Per i soldi, tuttavia, è andata male: il boss che aveva ingaggiato Max è frattanto deceduto nel suo letto. Nella notte successiva qualcuno lancia un micidiale ordigno nel bell'alloggio dell'anziano killer: Max accusa il giovane (in realtà l'attentato è stato eseguito dal mandante di Jéremie, insofferente per il ritardo) e lo caccia di casa sdegnato, ma l'altro ritorna. Il discepolo non può ormai più fare a meno del maestro e i due partono insieme verso il Midi della Francia dove Max ha una villa, non senza che questi abbia prima ritirato dalla cassaforte di un lussuoso hotel (vi ha una camera-rifugio) una cospicua somma. Da tempo un funzionario di polizia (Almeida) spia Max, senza mai essere riuscito ad incastrarlo. L'improvviso arrivo di Jérémie ha smosso l'interesse di Almeida, che segue i due sulla Costa Azzurra. Poiché esce regolarmente dalla villa per le provviste, Jérémie viene bloccato dai suoi mandanti e sollecitato ad eliminare il suo padrino. Il giovane, ormai affezionato a quest'ultimo, nicchia ma, durante una cena in giardino, si verifica un fuoco infernale e Max viene gravemente ferito, mentre Jérémie si getta a terra, rispondendo alla sparatoria ed eliminando i due sicari venuti ad uccidere il suo mèntore e lui stesso. Max non vuole medici e ospedali e si toglie da solo una pallottola penetratagli nell'addome; Jérémie è arrestato da Almeida (e duramente picchiato da un suo agente). Poi Max patteggia con coloro che lo volevano morto (consegna un compromettente taccuino, con tanto di nomi e di cifre, in cambio della vita); Almeida si impossessa del taccuino ma, alla vigilia del pensiomento e forse toccato dal sincero affetto di Max e del pupillo, lascia perdere: quei due stanno troppo bene insieme.
Valutazione Pastorale
un film "noir" che si immerge in un reticolo psicologico (i rapporti tra i due, ma nulla di torbido, come qualcuno potrebbe adombrare, per ravvisarci qualcosa di più oltre l'affetto spontaneo). Il dialogo è ottimo, con notazioni acute e, al momento giusto, venature malinconiche o amarognole. Il contorno è adeguato. È, dunque, quella che si definisce una "accoppiata vincente" a condurre il gioco, con il contrappunto del poliziotto deluso, prossimo pensionato lui pure paradossalmente amico dopo decenni di appostamenti e routine dell'elegante Max. Va da sé che Philippe Noiret primeggia. Raffinato, signore nei gesti , sempre con la sua aria esperta e sorniona: però lucido e spietato, quando spara e uccide in totale freddezza. A paragone, Christopher Lambert è fin troppo quèrulo e goliardico. Il problema si pone sotto il profilo di una valutazione responsabile: Max e Jérémie sono e restano degli assassini a pagamento. Anche se il giovane è già tarato, l'opera del maestro è pur sempre di perfezionamento ed il suo carisma non può essere certo apprezzato, in presenza di una complicità criminale che non ha scusanti, neppure quelle dell'affetto.