Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: basato sulla serie televisiva creata da Anthony Yerkovich - Scenegg.: Michael Mann - Fotogr.(Scope/a colori): Dion Beebe - Mus.: John Murphy - Montagg.: William Goldenberg - Dur.: 135' - Produz.: Michael Mann, Pieter Jan Brugge.
Interpreti e ruoli
Colin Farrell (Sonny Crockett), Jamie Foxx (Ricardo Tubbs), Gong Li (Isabella), Naomie Harris (Trudy Joplin), Ciaran Hinds (Fujima), Justin Theroux (Zito), Barry Shabaka Henley (Castillo), Luis Tosar (Montoya), John Ortiz (José Yero), Elizabeth Rodriguez (Gina)
Soggetto
A Miami i poliziotti detective Sonny Crockett e Ricardo Tubbs non possono impedire che una fuga di notizie porti all'omicidio di due agenti federali e a quello della famiglia di un amico informatore. Coinvolti nel caso, si offrono di agire sotto copertura e, ottenuto l'incarico, entrano nel giro dei carichi di droga nel sud della Florida, proponendosi come trasportatori via mare. Dopo lunghe e delicate manovre tese ad ottenere la fiducia dei committenti, i due arrivano a contatto con l'organizzazione denominata Nuovo Ordine del Mondo Clandestino e con il responsabile cino-cubano delle finanze del Cartello. Tra Isabella, figlia di quest'ultimo, e Crockett scatta un'attrazione che sembra dover avere un seguito. Quando arriva il giorno dell'ultimo appuntamento, Crockett e Tubbs convocano sul posto tutti i colleghi. Nella furibonda sparatoria che segue, i gangster restano a terra. E Crockett, con molti rischi, riesce a mettere in salvo l'amata Isabella.
Valutazione Pastorale
Come si ricorderà, 'Miami Vice' é stata una serie televisiva che intorno alla metà degli anni Ottanta dette un impulso fortemente innovativo al genere poliziesco su piccolo schermo. Decidendo di riprendere quei personaggi per portarli al cinema, Mann ha subito capito che doveva sottrarli al ricordo di quelle collocazioni e calarli in cornici rinnovate e più attuali. A restare come tratto unificante é l'intento di osservare la dura realtà della vita dell'agente in incognito nel nuovo millennio globalizzato, dove droga, armi, software piratati, medicinali contraffatti fanno parte di un unico grande "business". Il fatto è che, più del lontano serial tv, a restare vivo nel ricordo é lo splendido "Collateral", precedente titolo di Mann. E allora bisogna registrare un passo indietro. "Miami Vice" (film) ha un taglio svelto, ma indulge anche in inopportune lungaggini (135'), é dinamico ma con troppi passaggi narrativi superflui e un po' incongrui. La storia d'amore tra Isabella e Crockett ha sapori da rosa sbiadito e procede verso un finale inutilmente neoromantico. Certo si tratta di un prodotto pur sempre di alta professionalità, dal quale emerge quell'idea del cambio di identità (i poliziotti 'devono' diventare criminali) che sta molto a cuore a Mann. Come in "Collateral". Ma qui, a mancare sono lo scarto psicologico, il graffio esistenziale, il velo di amarezza che attraversavano quella vicenda con Tom Cruise. Resta un notevole film d'azione, anche indirizzato verso il successo finale della polizia sui gangster (il Bene prevale sul Male, l'ordine é salvo) e che, dal punto di vista pastorale, può essere valutato come accettabile, con riserve per le crudezze presenti, sia pure rese necessarie dal 'genere'. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Attenzione é da tenere per i minori e i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.