MILANO PALERMO – IL RITORNO

Valutazione
Inconsistente, velleitario
Tematica
Gangster, Mafia
Genere
Drammatico
Regia
Claudio Fragasso
Durata
95'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Musiche
Pino Donaggio
Montaggio
Ugo De Rossi

Orig.: Italia (2007) - Sogg. e scenegg.: Rossella Drudi - Fotogr.(Scope/a colori): Gianni Mammolotti - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Ugo De Rossi - Dur.: 95' - Produz.: Globe Film, Sanmarco Film.

Interpreti e ruoli

Giancarlo Giannini (Turi Arangelo Leofonte), Raoul Bova (Nino Di Venanzo), Ricky Memphis (Remo Matteotti), Simone Corrente (Giorgio Ceccarelli), Romina Mondello (Chiara Vinci), Gabriella Pession (Elda Fiore), Libero De Rienzo (Libero Proietti), Enrico Lo Verso (Rocco Scalia), Manuela Morabito (Maria Avezzano), Silvia De Santis (Rosaria Tinnacci), Alina Nedelea (Domino), Luigi Maria Burruano (giudice Conti), Laura Piovani . (Anna)

Soggetto

Scontati undici anni di pena nel carcere di Milano, il pentito Leofonte si appresta ad uscire, assumendo una nuova identità e una nuova sistemazione. Su Leofonte mette gli occhi Rocco Scalia, figlio del vecchio capo del clan, intenzionato a recuperare i sodli di proprietà dei gruppi legati al padre e sparsi in varie sedi all'estero. Scalia comincia ad incalzare Leofonte lungo l'autostrada, e la scorta che lo sorveglia é costretta a misurarsi con situazioni di grande rischio. Interessi professionali e situazioni private si intrecciano nel corso del viaggio. Fino alla sparatoria finale che vede Leofonte e Scalia restare entrambi uccisi.

Valutazione Pastorale

Si intitolava "Palermo-Milano solo andata" il precedente realizzato nel 1995. E invece ecco il ritorno, che si muove sulla stessa falsariga, ma con un sospetto di poca freschezza, come se nessuno fosse veramente convinto dell'opportunità della operazione. In effetti il racconto scorre abbastanza veloce ma, come in altre occasioni, la regia di Fragasso non conosce mezze misure ed è ridondante, appesantita, esteticamente sottolineata. La parte psicologica (un ritratto motivato dei vari protagonisti) quasi non esiste, l'argomento (mafia, polizia, poliziotti...) appare solo un pretesto per una messa in scena con poche novità. Troppo melodramma a buon mercato, troppe ovvietà di dialogo e di siatuazioni. Non c'è mai un vero coinvolgimento emotivo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inconsistente, e nell'insieme velleitario.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sopra circa i limiti della realizzazione. Attenzione è da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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