MIRACOLO NELLA 34.MA STRADA *

Valutazione
Accettabile, Semplice, Famiglie
Tematica
Film per ragazzi
Genere
Apologo
Regia
Les Mayfield
Durata
114’
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MIRACLE ON 34TH STREET
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
George Seaton, John Hughes ispirato all’omonimo film di George Seaton
Musiche
Bruce Broughton
Montaggio
Raja Gosnell

Sogg.: ispirato all’omonimo film di George Seaton - Scenegg.: George Seaton, John Hughes - Fotogr.: (panoramica/a colori) Julio Macat - Mus.: Bruce Broughton - Montagg.: Raja Gosnell - Dur.: 114’ - Produz.: John Hughes

Interpreti e ruoli

Richard Attenborough (Kriss Kringle), Elizabeth Perkins (Dorey Walker), Dylan Mc Dermott (Bryan Bedford), J. T. Walsh (Ed Collins), James Remar (Jack Duff), Jane Leeves (Alberta Leonard), Mara Wilson (Susan Walker), William Windom, Joss Ackland, Robert Prosky, Simon Jones, Joe Pentangelo, Ron Beattie

Soggetto

Tony, il Babbo Natale che inaugura i festeggiamenti natalizi dei grandi magazzini di Cole a New York è ubriaco, e così viene sostituito in tutta fretta, su idea della dinamica direttrice del marketing, Dorey Walker, da Kriss Kringle, anziano signore che già aveva rimbrottato aspramente l’uomo per la sua condotta scandalosa, e sembra (e sostiene personalmente di essere), l’autentico Babbo Natale. Dopo la trionfale parata con slitta e renne, costui intrattiene i bimbi da Cole, e talora, indirizza i loro genitori in ristrettezze finanziarie dove possano comprare a prezzi inferiori, cosa che dapprima sconcerta Dorey, che poi ha l’idea, su consiglio dell’amico Bryan Bedford, avvocato, innamorato segretamente di lei, di sfruttare la cosa come campagna pubblicitaria, con enorme successo. Anche la figlioletta di Dorey, Susan, è conquistata da Kriss, che le promette per Natale una nuova casa, un papà ed un fratellino. Il rivale di Cole, Lamberg, è furente!, e incarica i suoi promoter, Jack Duff e Alberta Leonard, di ingaggiare Kringle. Al suo rifiuto, decidono di rovinarlo. Corrompono Tony perchè provochi Kringle, che accusato addirittura di molestie ai bambini si avventa per colpirlo e viene arrestato. Scagionato dall’accusa di percosse, resta in una clinica perchè sostiene di essere Babbo Natale in persona. Il Pubblico Ministero Ed Collins, amico di Lamberg, nonchè del giudice, briga per ottenere l’interdizione dell’uomo. Ma Bryan, che ha invano donato un anello di fidanzamento a Dorey, assume la difesa di Kringle, e provocando un processo, con abili cavilli riesce a far emettere una sentenza a favore. Prima di scomparire, Kringle combina un incontro notturno e un matrimonio tra Dorey e Bryan; fa regalare loro dalla ditta una nuova casa come premio per l’incremento vendite, e Susan potrà sicuramente, magari tra nove mesi, avere anche l’ultima parte del regalo promessole da Babbo Natale: un fratellino.

Valutazione Pastorale

il remake di una celebre pellicola del 1949 non costituiva di per sè garanzia di divertimento, anche se il regista d’allora è diventato il co-sceneggiatore d’oggi. Si deve dare atto a John Hughes di aver rispolverato un buon prodotto ed averlo rimodernato non alterandone le qualità originali, quel fondo di favola ottimista che si batte a favore della bontà contro l’egoismo, della fantasia contro la burocrazia, della generosità contro il profitto. Sir Richard Attenborough, fa la sua parte con evidente divertimento, disegnando un Babbo Natale godibile e tiene bene in sospensione lo spettatore più piccino che si chiederà fino in fondo se sia o no il vero Babbo Natale. Anche la piccola Mara Wilson, una vivace ed espressiva Susan, disegna molto bene la bimba saputella ma di buon cuore che vuole il regalo più prezioso da chiedere a Natale: una famiglia vera. Elizabeth Perkins appare invece incolore, sia quando si agita che quando si reprime, affian!cata da Dylan Mc Dermott, evidentemente clonato dal protagonista della serie disneyana del maggiolino Herbie, di cui sembra un sosia scolorito. Tuttavia lo spettacolo è sostanzialmente godibile, non ha impuntature, ed ha soprattutto un impianto di buoni sentimenti non banale, con valide indicazioni sul piano morale.

Le altre valutazioni

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