MONUMENTS MEN

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Guerra, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
George Clooney
Durata
120'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Germania, Stati Uniti
Titolo Originale
The Monuments Men
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Grant Heslov, George Clooney Robert M. Edsel dal proprio libro "The Monuments Men: Eroi alleati, Ladri nazisti, e la più grande caccia al tesoro della Storia"
Musiche
Alexandre Desplat
Montaggio
Stephen Mirrione

Orig.: Stati Uniti/Germania (2014) - Sogg.: Robert M. Edsel dal proprio libro "The Monuments Men: Eroi alleati, Ladri nazisti, e la più grande caccia al tesoro della Storia" - Scenegg.: Grant Heslov, George Clooney - Fotogr.(Scope/a colori): Phedon Papamichael - Mus.: Alexandre Desplat - Montagg.: Stephen Mirrione- Dur.: 120' - Produz.: George Clooney, Grant Heslov.

Interpreti e ruoli

George Clooney (Frank Stokes), Matt Damon (James granger), Bill Murray (Ricahrd Campbell), John Goodman (Walter Garfield), Jean Dujardin (Jean Claude Clermont), Bob Balaban (Preston Savitz), Hugh Bonneville (Donald Jeffries), Cate Blanchett (Claire Simone), Dimitri Leonidas (Sam Epstein), Justus von Dohnànvi . (Viktor Stahl)

Soggetto

Europa, seconda guerra mondiale. All'indomani dello sbarco in Normandia, gli alleati mettono in piedi una speciale unità militare con l'obiettivo di impedire la distruzione ordinata da Hitler di tutte le opere trafugate nelle zone di guerra. Ne fanno parte direttori di musei, curatori e storici dell'arte sotto la guida dell'ufficiale USA Frank Stokes. In mezzo a mille ostacoli, imprevisti, sacrifici, il risultato importante viene infine raggiunto. Una fetta grande della cultura universale arriva salva ai nostri giorni.

Valutazione Pastorale

Ci sono, si povrebbe dire in modo un po' abusato, le "migliori intenzioni". Sono infatti queste ad aver convinto Clooney a riproporsi nei vari ruoli di produttore/scrittore/attore/regista per confezionare questa vicenda piena di obiettivi encomiabili, giocata tra altruismo ed eroismo, tra sacrificio e voglia di riscatto: dentro una cornice dove si respira aria di democrazia e di libertà. Torna tutto dunque, e i buoni propositi sono inattaccabili, se non fosse per una certa lentezza e sonnolenza del ritmo, per un reiterato buonismo che fa vecchio prodotto retrò, dove si rischia la vita ma alla fine i buoni trionfano. Il bellico trascolora nell'avventura, l'epica cede alla commedia, il racconto è eccessivamante consolatorio. Film giusto e insieme ordinario che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni perchè, nonostante una certa semplicità espressiva, consente di avviare riflessioni su alcuni temi significativi (arte, guerra, memoria, tradizione...).

Le altre valutazioni

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