MYSTERIA – REPLICA DI UN OMICIDIO

Valutazione
Inaccettabile, Insano
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Jacek Kuprowicza
Durata
94'
Anno di uscita
1988
Nazionalità
Polonia
Titolo Originale
MEDIUM
Distribuzione
Chance Film
Soggetto e Sceneggiatura
Jacek Koprowicz
Musiche
Krzesimir Debski
Montaggio
Miroslawa Garlicka

Sogg. e Scenegg.: Jacek Koprowicz - Fotogr.: (panoramica/a colori) Wit Dabal, Jerry Zielinski - Mus.: Krzesimir Debski - Montagg.: Miroslawa Garlicka - Dur.: 94' - Produz.: Zespoly Filmowe - Vietato ai minori degli anni quattordici

Soggetto

a Topost, in Polonia, nel 1932, quando i nazisti stanno decisamente conquistando il potere, il parapsicologo Wagner, che vive insieme alla sorella, dotato di forti poteri medianici, scopre, per mezzo di lei, che un medium misterioso, col quale è in contatto, tiene sotto il dominio tre persone; due uomini e una donna, assolutamente inconsapevoli di ciò che fanno per suo ordine. Con la sua volontà, egli li fa ora dirigere verso una villa solitaria, mentre sta per iniziare una importante eclissi, cioè un fattore notoriamente scatenante per i delitti. Uno dei tre individui soggetti al medium, il maturo commissario Selin, si reca col suo vice (un giovanotto ambizioso, che ha già aderito al nazismo) alla villa di Orwicz (proprietario di un negozio di animali) e lo scopre svenuto e in gravi condizioni di salute, per cui lo fa ricoverare in ospedale, ma si rende conto di essere già stato in quella casa (quando era in trance, naturalmente) e inizia perciò delle ricerche negli archivi, scoprendo i particolari dell'assassinio del padre dell'attuale signor Orwicz, avvenuto in circostanze misteriose, molti anni prima, quando il figlio era ancora un bambino. Scopre inoltre che le tre persone, dominate al presente dal medium somigliano fisicamente molto a quelle che erano state coinvolte nel lontano caso di omicidio. Sembra dunque chiaro che qualcuno sta cercando in ogni modo di ricreare quel delitto. Il medium misterioso è infatti l'attuale signor Orwicz, figlio dell'ucciso, che si serve del suo potere per ricostruire i dati di quel crimine del passato e vendicarlo. Allora accadde che un ragazzetto gobbo, che frequentava la casa, invaghito morbosamente della bella e infedele moglie del padrone, la uccise per gelosia, insieme al suo amante, mentre anche il marito moriva. L'assassinio non fu scoperto, e ora, divenuto impiegato di banca, ha sposato una donna molto somigliante all'antica padrona, e che ora lo tradisce con un bel giovane, fatto appositamente venire di lontano dal medium stesso. Sorpresi gli adulteri nel letto, durante un amplesso, il gobbo, preso da folle gelosia, li uccide entrambi a colpi di scure, poi si impicca. Durante l'ultima parte di questi orribili eventi, il medium Orwicz, molto malato di diabete, giace all'ospedale, continuamente curato con applicazioni di ributtanti sanguisughe, ma improvvisamente restano nel letto solo queste: l'uomo è scom-parso e si è tramutato in un bambino, dai prodigiosi poteri medianici. Mentre il maturo commissario Selin, amareggiato e dedito al bere, viene sempre più estromesso dal lavoro, perchè non si piega al potere nazista, il suo giovane aiuto, che ha subito aderito al nuovo partito, e ne ha adottato i metodi, non arretrando neppure davanti a vili delazioni, crede di essersi assicurato una brillante carriera, ma, in ultimo, invece, impazzisce perchè le autorità si rifiutano di accettare il suo piano di impiegare il prodigioso bambino dai poteri occulti (da lui scoperto), come arma segreta, per uccidere da lontano, senza pericoli, qualunque nemico. La tragedia si conclude cosi, anche nella sua seconda fase, mentre la città è in festa, letteralmente ricoperta di bandiere fiammeggianti, svastiche e ritratti di Hitler il nazismo ha conquistato la Polonia.

Valutazione Pastorale

questo film polacco, plumbeo e intricato, ha come nota dominante l'occupazione nazista. È chiaro che il nazismo, basato sul delitto e fuorviante dell'individuo, viene paragonato all'ipnosi, nella quale il medium fa agire le vittime, portandole al male. In tutte le sequenze la svastica incombe di continuo in modo opprimente, e la storia è piena di simboli, come l'eclisse, che è uno dei più importanti, sempre per alludere all'oscuramento della coscienza e delle menti. Il soggetto avrebbe potuto essere molto interessante, ma è stato mal realizzato dal regista e mal interpretato dagli attori; cosicché il risultato è un lavoro noioso e spesso oscuro, pervaso da un'atmosfera insana. Tutta la storia è moralmente inaccettabile e non vi è proprio nessun elemento positivo, da poter mettere in risalto, ma vi si notano anzi particolari crudeli, o ributtanti.

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