NEW JACK CITY

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Mario Van Peebles
Durata
109'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
NEW JACK CITY
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Thomas Lee Wright, Barry Michael Cooper Thomas Lee Wright
Musiche
Michael Colombier
Montaggio
Steven Kemper

Sogg.: Thomas Lee Wright - Scenegg.: Thomas Lee Wright, Barry Michael Cooper - Fotogr.: (normale/a colori) Francis Kenny - Mus.: Michael Colombier - Montagg.: Steven Kemper - Dur.: 109' - Produz.: Doug Mc Henry, George Jackson - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Wesley Snipes (Nino Brown), Ice T. (Scotty Appleton), Chris Rock (Pookie), Mario Van Peebles (Stone), Judd Nelson (Nick Peretti), Allen Payne (Gee Money), Russell Wong (Kim Park), Christopher Williams, Tracy Camilla Johns, Vanessa Williams

Soggetto

Nino Brown, un ambizioso gangster di colore, su consiglio dell'amico d'infanzia Gee Money trasforma un vecchio edificio abitato da neri in una centrale per la fabbricazione e lo spaccio del micidiale crack, l'allucinogeno dei poveri. Mentre gli affari di Nino prosperano, il tenen-te Stone incarica Scotty Appleton, poliziotto nero cui un tossicomane ha ucciso la madre a sangue freddo, e Nick Peretti, un ex tossicomane ria-bilitato, di ottenere le prove per incriminare Brown. Scotty contatta un crack-dipendente, Pookie, lo costringe ad una terapia disintossicante e lo usa come esca per filmare con una candid camera le attività di Brown e dei suoi soci. Purtroppo Pookie, che da sorvegliante è riuscito a passare al re-parto dove si produce la droga, non resiste e la ingerisce, facendosi poi scoprire. Invano i poliziotti irrompono nell'edificio: Nino fa distruggere tut-te le prove e uccide Pookie. Sollevati dall'incarico, i due agenti proseguono la loro lotta personale contro il boss, che intanto ha eliminato il rivale ma-fioso Don Armeteo, che intralcia i suoi progetti. Scotty riesce a entrare nel-le grazie di Gee Mony come fornitore, e quindi si cattiva la fiducia di Ni-no impedendo ad un vecchio patriarca nero del quartiere di uccidere il gangster. Mentre sta per incastrarlo, Scotty viene riconosciuto e nel furioso conflitto che segue, con molti morti, i due poliziotti e Nino sopravvivono. Finalmente Scotty e Nick, che hanno superato le iniziali diffidenze, riescono a localizzare il rifugio del boss e a farlo arrestare. Nel processo Nino patteggia i nomi dei complici con una pena mite, e la corte gliela concede. Ma all'uscita dei tribunale il vecchio patriarca nero, che ha visto tanti ragazzi rovinati dal gangster e lo odia mortalmente, lo uccide.

Valutazione Pastorale

New Jack è il nome inventato dallo sceneggiatore Barry M. Cooper per descrivere lo stile musicale ibrido che fonde elementi del Rythm & Blues, del rap e dell'hip-hop, prediletti nei ghetti neri di New York. E in questo ambiente disperato e violento, fatto di frustrazione, disperazione, ed al contempo di arroganza e mania di grandezza si cala il regista, disegnando sovente con efficacia, ma con un gusto calligrafico spesso condizionato, più che dalla denuncia sociale e psicologica, dallo spettacolo, il mondo dannato e senza speranza di un'umanità derelitta. Le categorie dei buoni e dei cattivi, si muovono in realtà tortuosamente, ma non per cattiva volontà dei buoni, quanto per l'impossibilità fisica di contrastare efficacemente il mondo dei racket e della violenza fisica e psichica. La giustizia appare troppo frammentata e sottoposta a pressioni d'ogni genere, interne, come la corruzione, ed esterne, come l'influenza politica o economica dei clan malavitosi sulle pubbliche amministrazioni e sui tribunali. Amara è la tesi che si ricava dal film, dove, per mettere in condizioni di non nuocere un pericolo pubblico, si deve ricorrere all'alea della giustizia privata di un cittadino, che pur esasperato, si trasforma comunque in un assassino costretto quindi a ricalcare le orme di colui che ritiene incarnazione del maligno. È questa visione senza speranza, unita alla scabrosità e soprattutto alla violenza di talune scene che, pur riconoscendo al film pregi formali non indifferenti, costringe a considerarlo del tutto negativo sotto il profilo pastorale.

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