NIAGARA, NIAGARA

Valutazione
Discutibile, Problematico, Dibattiti*
Tematica
Giovani, Malattia, Psicologia
Genere
Metafora
Regia
Bob Gosse
Durata
'96
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
NIAGARA, NIAGARA
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
Matthew WeissMatthew Weiss
Musiche
Michael Tim
Montaggio
Rachel Warden

Sogg e Scenegg.: Matthew Weiss - Fotogr.: (Normale/a colori) Michael Spiller - Mus.: Michael Tim- mins, Jeff Bird - Montagg.: Rachel Warden - Dur.: '96- Produz.: David L. Bushell

Interpreti e ruoli

Robin Tunney (Marcy), Henry Thomas (Seth), Michael Parks (Walter), Stephen Lang (Claude), Candy Clark (Sally), John Ventimiglia (Doug), John Mac Kay, Alan Pottinger, Sol Frieder, Andrew L. Phillips, Jef- frey Howard, Shawn Hatosy, Jaime Lynn O'Hara, Clea Duvall, Larry Mei- strich, Michael D. Rath, Mark Chandler Bailey

Soggetto

Nel centro commerciale di una città americana il giovane Seth, che vive in lite continua col padre, incontra la coetanea Marcy, alla ricerca disperata di una bambola che si trova soltanto in un negozio di Toronto. Marcy, anche lei in rotta con la famiglia, è affetta dalla sindrome di Turette, una malattia mentale che causa comportamenti irrefrenabili e ossessivi. Marcy e Seth simpatizzano e lei lo convince ad accompagnarla in Canada. Si fermano lungo la strada a comprare alcoolici e, quella sera, Marcy dice a Seth che beve per non prendere i medicinali che le hanno prescritto. Allora Seth la convince a riprendere la cura. Marcy però ha volutamente lasciato la ricetta, e in farmacia nessuno le dà la medicina. Disperata, la coppia prova a rubare il farmaco. Il farmacista spara, ferisce Seth, i due scappano e sono soccorsi da un camionista che li ospita in un deposito di rottami. Anche qui, dopo un po', la malattia porta Marcy ad insultare l'uomo e a colpirlo a sangue. Ancora in fuga, Seth e Marcy arrivano a Toronto, vanno nel negozio, vedono la bambola, cercano di portarla via, arriva la polizia, spara e Marcy resta uccisa. Rimasto solo, Seth scrive al camionista una lettera in cui comunica come vere le cose che lui e Marcy avrebbero potuto fare: vivere insieme e sposarsi.

Valutazione Pastorale

il film segue la breve e tragica storia d'amore di due spostati che si prendono cura uno dell'altro dentro cornici ostili che non offrono alcun punto di riferimento. L'obiettivo è quello di occuparsi della malattia di Marcy non solo sotto il profilo clinico e neuropsichico ma per le implicazioni che provoca sul piano esistenziale e affettivo: le difficoltà di comunicare, di misurare il senso delle parole e dei gesti. Le stesse difficoltà che incontra Seth, che non è malato nel senso più immediato del termine ma lo è per la debolezza d'indole che lo rende indifeso nei confronti delle trappole della vita quotidiana. Due disadattati e il viaggio ad unire i loro vuoti: una metafora sulla precarietà del vivere dei 'diversi', e insieme una denuncia di alcune carenze della società civile. Non tutto il percorso della vicenda è lineare, si avvertono qualche sfasatura e qualche forzatura in una certa 'compassione' un po' forzata per i due protagonisti. Ma nell'insieme l'impalcatura del film resta valida, ben supportata dai due giovani attori (lei, Robin Tunney, ha vinto la Coppa Volpi alla mostra di Venezia '97) e, tra alti e bassi, dal punto di vista pastorale, le problematiche di fondo rendono il film discutibile e da indicare per dibattiti. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. In altre occasioni, è da proporre per riflettere su argomenti di attualità quali: giovani, malattia, famiglia.

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