NON ME LO DIRE

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Amicizia, Il comico, Matrimonio - coppia, Teatro
Genere
Commedia
Regia
Vito Cea
Durata
90'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Bolero Film
Soggetto e Sceneggiatura
Antonio De Santis da un'idea di Uccio De Santis
Musiche
Gianni Ciardo, Daniela Desideri
Montaggio
Antonio Siciliano

Orig.: Italia (2012) - Sogg.: da un'idea di Uccio De Santis - Scenegg.: Antonio De Santis - Fotogr.(Scope/a colori): Antonello Emidi - Mus.: Gianni Ciardo, Daniela Desideri - Montagg.: Antonio Siciliano - Dur.: 90' - Produz.: Idea Comunicazione e Spettacolo.

Interpreti e ruoli

Uccio De Santis (Lello Morgese), Mia Benedetta (Silvia), Aylin Prandi (Rossella), Nando Paone (Volume), Umberto Sardella (Salvavita), Antonella Genga (Mirella), Brando Rossi (Cosimo), Pietro De Lucia (Rocco), Giacinto Lucariello (Replica), Franco Paltera (dott. Polito), Gianni Ciardo (sacerdote), Michele De Virgilio (Paolo), Pino Fusco (contadino), Annabella Giordano . (Carla)

Soggetto

Lello, comico pugliese di grande successo, viene lasciato dalla moglie Sara, stanca di essere trascurata e lasciata sola a casa ad aspettare il dopo spettacolo spesso fino a tarda notte. Del tutto impreparato, Lello entra in crisi, e decide di sospendere lo spettacolo. Quindi, su consiglio dello psicologo Polito, comincia a girare le campagne e fa visita ad alcuni suoi fan che gli avevano mandato lettere di ammirazione. Durante questi incontri (che hanno esiti molto alterni) conosce la giovane Rossella, aspirante attrice, che si mostra disponibile. Lello però recupera il rapporto con la moglie, i due riescono a chiarirsi e partono per Parigi per quel viaggio di nozze mai fatto a causa degli impegni teatrali.

Valutazione Pastorale

Uccio De Santis è comico pugliese molto famoso in regione anche per il successo della serie televisiva "Mudù" in onda su TeleNorba. Inevitabilmente da affiancare ai conterranei Antonio Albanese, Checco Zalone (Emilio Solfrizzi...), Uccio si affida per l'esordio ad un copione incentrato su se stesso, sulla dicotomia tra la vita dell'attore e quella privata, sulla difficoltà di concliciare l'affetto del pubblico e quello dellla moglie. Niente di nuovo o di particolare, ma le atmosfere provinciali e minimaliste finiscono per comporre un quadretto sincero e simpatico, denso di umori e colori locali, arricchito senza tanta presunzione da un gruppetto di validi e valorosi caratteristi. Il risultato è una commedia piccola e gradevole, arricchita dallo scenario di una Puglia intenzionata a proporsi come la California italiana. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione italiana e in seguito come ulteriore proposta nell'ambito del rapporto cinema-televisione(e qui anche teatro).

Le altre valutazioni

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