NOTTI SELVAGGE

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Cyril Collard
Durata
121'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
LES NUITS FAUVES
Distribuzione
Chance Film
Soggetto e Sceneggiatura
Cyril Collard basato sul romanzo "Les nuits fauves" di Cyril Collard
Musiche
Autori vari
Montaggio
Lise Beaulieu

Sogg.: basato sul romanzo "Les nuits fauves" di Cyril Collard - Scenegg.: Cyril Collard - Fotogr.: (panoramica/a colori) Manuel Teran - Mus.: Autori vari - Montagg.: Lise Beaulieu - Dur.: 121' - Produz.: Banfilm Ter, La Sept Cinema, Erre Produzioni, S.N.C. - Vietato ai minori degli anni diciotto

Interpreti e ruoli

Cyril Collard (Jean), Romane Bohringer (Laura), Carlos Lopez (Samy), Rene-Marc Bini (Marc), Clementine Celarie (Marianne), Michel Voletti (André), Maria Schneider, Corine Blue, Claude Winter, Laura Favali, Denis D'Archangelo, Jean-Jacques Jauffret, Aissa Jabri, Francisco Gimenez, Marine Delterme, Diego Porres

Soggetto

a Parigi nel 1986, al ritorno da un viaggio in Marocco, il trentenne Jean, un operatore video che ha scoperto di essere sieropositivo, durante un provino per un videoclip incontra la diciassettenne Laura. La sera stessa Jean va in discoteca con Samy, un giovane biondo dai lineamenti marcati, e con Marianne, la fidanzata dell'amico. Quando Marianne decide di tornare a casa, Samy le promette di raggiungerla più tardi: invece si reca nell'abitazione di Jean e si corica a letto con questi. Il giorno dopo Jean esce con Laura: è particolarmente attratto da lei; le fa la corte e, successivamente, ha un rapporto con la giovane senza usare alcuna precauzione. Dopo aver inutilmente incaricato l'amico Marc di mettere a conoscenza Laura della sua sieropositività, Jean in occasione di un successivo rapporto con Laura la mette al corrente della propria malattia. Laura lo aggredisce verbalmente e fisicamente in quanto non si capacita che Jean non le abbia detto nulla, non tanto perché teme il contagio ma perché lui non ha avuto abbastanza fiducia in lei. Tuttavia, innamorata, va a vivere con Jean: ma dopo aver scoperto Jean e Samy baciarsi, presa da crisi isterica lascia Parigi. Frattanto Samy si reca a casa del quarantenne André, gestore di un bordello, dove ha un violento rapporto sessuale con questi. Poi, sconvolto, abbandona Marianne e si trasferisce a casa di Jean per vivere con lui. Tornata a Parigi, Laura scopre che Jean ha frequentato nel frattempo altri giovani: sconvolta decide di lasciarlo definitivamente. Dopo un successivo viaggio, dal Brasile Jean chiama Laura: costei ancora innamorata gli dice che se lui lo desidera è pronta a raggiungerlo dovunque lui sia. Da solo, dinanzi ad un tramonto brasiliano, Jean pensa che il vero senso della sua vita non è quello di morire di AIDS. Lui è vivo e questa è la sua vita.

Valutazione Pastorale

Jean è un operatore video e sembra osservare tutto con la passività dell'obiettivo della videocamera così come resta passivo di fronte agli attacchi verbali di Laura. Ed è proprio l'occhio dell'operatore, dello scrittore, del regista che, alla fine, emerge come vero protagonista del film nel raccontare tanti dettagli di altre storie. Quello che interessa al regista è come la bisessualità intervenga nei rapporti tra i personaggi: Jean è una persona che non sa amare e non riesce a trovare una scala di priorità; Laura, Samy, Marc ed i ragazzi del lungosenna sono sentiti tutti nello stesso modo, mediati da una sessualità sfrenata che li accomuna. La struttura ellittica del romanzo è presente anche nel film con un montaggio serrato al quale corrisponde una notevole presenza di situazioni scabrose o immorali che si intersecano per poi separarsi di nuovo.

Le altre valutazioni

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